Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna
Suoni dal Mondo 1996
SUONI
DAL MONDO
Festival di Musica Etnica - VII Edizione
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- BOLOGNA
- 19 novembre - 5 dicembre 1996
Martedì
19 novembre ore 21.30 Arena
del Sole - via Indipendenza 44
- CIRGILCHIN
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- Canto e strumenti
dall'Asia centrale (Repubblica di Tuva)
"Cirgilchin" è il
nome di un gruppo di cinque musicisti e cantanti provenienti
dalla Repubblica di Tuva, un paese dell'Asia centrale la cui
cultura è da ascriversi all'area mongola.
La musica vocale del Tuva è resa
etremamente particolare dalla adesione alle tecniche del canto
diplofonico o "canto degli armonici" (i cantori sono in
grado di emettere due, o occasionalmente tre suoni
contemporaneamente, combinando una nota grave tenuta, di bordone,
con i suoni armonici destinati a fornire la melodia superiore).
Accompagnano il canto il khomus
(scacciapensieri), il doshpuluur (liuto a due corde), l'igil
(cordofono ad arco), il libri (flauto) e il dymbra
(tipo di cembalo impiegato nelle cerimonie sciamaniche).
- TENORES DI BITTI
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- Canto polivocale
della Sardegna
-
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- Il canto polivocale sardo
costituisce una delle maggiori ricchezze musicali del
Mediterraneo, sia per la qualità degli interpreti che
per la varietà delle forme.
- Il canto a tenore,
la forma tipica della Barbagia, è costituito, nel suo
tipico impianto, da quattro voci: la più acuta (sa
boghe, "la voce") intona i versi del testo
poetico e tace quando le altre tre (sa mesa boghe,
sa contra e su bassu) entrano
sviluppando una forma di accompagnamento ritmico
polivocale su sillabe nonsense.
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- Il gruppo dei Tenores di
Bitti è diventato noto internazionalmente attraverso i
numerosi dischi incisi (l'ultimo dei quali è stato
prodotto dall'etichetta Real World di Peter Gabriel).
Mercoledì
20 novembre ore 21.30 Multisala
- via dello Scalo 21
- LUZMILA CARPIO
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- Canto tradizionale
andino (Quechua, Bolivia)
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- "Io appartengo a un
settore emarginato dell'umanità: gli indios delle due
Americhe. Da cinquecento anni il mio popolo e tutti gli
altri indios americani si vedono negata la loro cultura
tradizionale, la loro spiritualità, la loro
personalità, la loro stessa esistenza. Per noi indios la
musica è un elemento spirituale, cantiamo in ogni
occasione di gioia o di dolore: con il canto descriviamo
la bellezza della nostra terra e della nostra vita prima
dell'arrivo dei conquistadores. Quando canto evoco,
attraverso le antiche lingue degli Aymara e dei Quechua,
un universo lontano, ma mai dimenticato".
-
- Così si esprime in una
recente intervista Luzmila Carpio, interprete la cui
vocalità ricorda la peruviana Yma Sumac, fenomeno canoro
che venticinque anni orsono conquistò le platee di mezzo
mondo. Accompagnati dal quena e dal siku
(flauti di canna), dal grande tamburo di pelle di puma,
dal charengo e da vari sonagli e crepitacoli, i
canti di Luzmila esprimono l'identità e l'impegno
politico delle popolazioni andine.
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- CESAR STROSCIO
-
- Tango tradizionale
argentino
-
"La mia storia con il
bandoneon comincia a Buenos Aires, nel quartiere di Saavedra,
verso il 1950. Avevo sette anni. Un giorno, in una festa di
quartiere, un ragazzo di una decina d'anni improvvisamente ha
tirato fuori un bandoneon e ha suonato un tango: cuando llora
la milonga. È il più vecchio ricordo che ho di questo
strumento visto da vicino: l'incantamento per la sua sonorità
non mi ha più abbandonato".
Uscito dall'Argentina per cause
politiche, Stroscio ha portato la sua musica in Francia, in
Italia e nel resto del mondo come componente dei gruppi storici
del tango, tra i quali il quartetto Cedron e gli ensemble
sperimentali di Piazzolla e di Eduardo Rovira, che sono riusciti
a far penetrare questo ballo popolare (nato a Buenos Aires e
Montevideo dalla contaminazione di culture europee, africane e
creole) nel panorama d'assieme della musica moderna.
Lunedì
25 novembre ore 21.30 Multisala
- via dello Scalo 21
- BALLET DU SUD
-
- Musica e danza
dell'isola di Djerba (Tunisia)
- Il
concerto del Ballet du Sud, insieme a quello del gruppo
B'nèt Houariyat, propone in questa edizione di Suoni dal
Mondo alcuni fra gli aspetti più interessanti e
suggestivi della cultura musicale del Maghreb, un'area
che unisce retaggi berberi al dominante stile
panislamico. L'ensemble Ballet du Sud proviene
dall'isola tunisina di Djerba, ed è costituito da
suonatori di zukra (uno strumento a fiato ad
ancia doppia, suonato con la tecnica del fiato continuo),
mizouid (zampogna), tbel (un grande
tamburo a due pelli), bendir (tamburello) e darbuka
(strumento costituito da una pelle tesa su un supporto in
ceramica a forma vascolare).
- Del gruppo fanno parte,
inoltre, danzatori e danzatrici che presentano i balli
tipici del Sud tunisino.
Venerdì
29 novembre ore 21.30 Multisala
- via dello Scalo 21
- B'NÈT HOUARIYAT
-
- Canto, danza e poesia
delle donne del Marocco meridionale
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- Halima, Malika, Fatna,
Fatima, Saida e Zahra, le donne che animano questo
spettacolo, sono delle B'nèt Houariyat ragazze
dellHouara, originarie di una vasta regione
agricola situata a sud di Marrakech.
- Anticamente a predominanza
berberofona e oggi perlopiù arabizzati, gli abitanti di
questa regione hanno saputo conservare lespressione
più pura del loro vasto patrimonio musicale
tradizionale, dal quale emerge un particolare stile di
canto collettivo rurale (houara, maschile e
femminile), accompagnato dalle percussioni bendir
e tara (tamburelli), tarija (piccolo
tamburo a membrana, in terracotta) e naqqùs
(percussione in ferro).
- I gruppi femminili, molto
richiesti per riunioni conviviali e momenti di festa
nelle campagne e nelle grandi città, propongono
repertori comprendenti brani da ascriversi alla
tradizione urbana (di gran moda nel Marocco
contemporaneo) e brani caratteristici dei villaggi (bled).
Lunedì
2 dicembre ore 21.30 Multisala
- via dello Scalo 21
- SENZALA DE SANTOS
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- Samba de Roda,
Capoeira e Makulelé (Brasile)
-
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- La Capoeira è una
sorta di lotta danzata le cui figure hanno risentito, a
partire dagli anni trenta, delle più note arti marziali
asiatiche. Si ritiene che sia giunta in Brasile con i
primi schiavi deportati dallAngola nel XVII secolo.
- Repressa violentemente dalle
autorità, si è gradualmente trasformata in lotta
danzata di carattere simbolico.
- Il Samba de Roda viene
ballato in cerchio da coppie di danzatori. I ritmi, gli
strumenti e il modo di suonarli sono di evidente origine
africana, mentre il sistema armonico e landamento
melodico rinviano piuttosto alla tradizione spagnola e
portoghese.
- Makulelé è il nome
di una danza dorigine africana della regione di
Bahia, una danza "armata" nella quale i
ballerini mimano con i bastoni il combattimento.
Giovedì
5 dicembre ore 21.30 Multisala
- via dello Scalo 21
- GRUPO FOLCLORICO OKUO
LLIREO
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- Musica e danza di
Cuba
-
-
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- Un percorso nel folclore
afrocubano che presenta alcune musiche e danze di antica,
evidente origine africana e altre in cui si insinuano
tracce della tradizione europea. Al primo tipo
appartengono i modi dei canti nigeriani Yoruba,
connessi a cerimonie religiose di carattere sincretico,
nonché muiche e danze di proveniena congolese e altre,
come la Abakuà, nuovamente legate a riti
esoterici. Al secondo tipo appartengono la Rumba,
con le sue tante differenziazioni stilistiche (Yambù,
Guarancò, ecc.) e la Conga, danza regina
del carnevale cubano.
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SUONI DAL MONDO
/ CINEMA
IMMAGINI
E MUSICA DAL MONDO
Documenti
cinematografici sulle culture musicali dei popoli
- "Unimmagine vale
mille parole secondo un detto cinese o una
parola può provocare mille immagini. Qualunque sia la
risposta a questo antico quesito, non vi è alcun dubbio
che "vedere"la musica è uninformazione
più completa, più esauriente, più maieutica"
scriveva Diego Carpitella nel 1988. Suoni dal Mondo
compie una prima indagine sui documentari dedicati alla
musica tradizionale, utilizzando sia materiali di
archivio sia nuove produzioni (di carattere scientifico e
divulgativo) che molti gruppi televisivi, case
indipendenti e singoli appassionati si sforzano di
realizzare.
- La produzione di carattere
socio-antropologico è passata gradualmente dagli
istituti di ricerca alle reti culturali delle televisioni
di molti paesi (fatta eccezione per lItalia), che,
in molti casi, si avvalgono dellopera di giovani
registi indipendenti per realizzare filmati che mostrano
perlopiù ottima qualità e alto valore educativo.
- Lacquisizione delle
copie in video permetterà la costituzione di un archivio
aperto alla libera consultazione, destinato a divenire
punto di riferimento permanente anche per il pubblico di
Suoni dal Mondo.
Lunedì 9
DICEMBRE SALA
MASCARELLA
via
Mascarella 44
ORE 20.30 / 24.00
ORE 20.30 / 21 DAGLI
ARCHIVI DI SUONI DAL MONDO
Danze e teatro musicale
d'Oriente:
Opera di Pekino - Mahabaratha
Katakali
ORE 21 / 24
- Musica per la pioggia (Indios
Quechua, Bolivia: Etnoclip, La Sept) 5'
-
- I tamburi di Calandra (Festa
trad., Spagna: Etnoclip, La Sept) 5'
-
- Bitter Mellon-Buschman
(Kalahari), di J. Marschall, 1955 52'
- Vita, vicende e funzioni
sociali di un musicista Boscimano (Buschman),
nomade con la sua famiglia, nel deserto del Kalahari. Uno
tra i primi esempi di presa diretta del suono in un
documentario etnico.
-
- Steelbands in Trinidad,
di D. Verba, 1992 50'
- La costruzione e
l'addestramento all'uso dei tamburi di metallo ricavati
da bidoni di petrolio (Steeldrums). Immagini del
carnevale di Trinidad, regno incontrastato delle Steelbands.
-
- Djembé Folà
(Guinea/Europa), di J. Chevalier, 1990 52'
- Un suonatore di djembé
(il noto tamburo a calice africano), diviso tra la terra
dei padri e dei maestri e l'Europa, dove per metà
dell'anno vive, suona e insegna a suonare il proprio
strumento.
Martedì 10
DICEMBRE SALA
MASCARELLA via
Mascarella 44
ORE 20.30 / 24
ORE 20.30 / 21 DAGLI ARCHIVI DI
SUONI DAL MONDO
Danze di Giava - Sheikh
Barrayn
ORE 21 / 24
- Disumba (Gabon), di P.
Sallee, 1969; 52'
- Disumba, creatrice della vita
sulla terra, è la dea più importante nella religione
dei Mitsogho del Gabon. Le cerimonie iniziatiche della
confraternita Bwete dedicate a Disumba durano per giorni
e notti.
-
- Ritmi e feste sacre dei
Kabré del Nord Togo, di R. Verdier, 1966; 25'
- La vita religiosa dei Kabré
del Togo è scandita da grandi feste di purificazione. Il
film propone tre delle cerimonie d'iniziazione più
importanti: per i giovani maschi, le ragazze nubili e gli
uomini adulti.
-
- Pardesi ("Lo
Straniero", Pakistan/GB), di M. Catella, 1993; 100'
- Tra Londra e la terra
d'origine, la musica pakistana si sta evolvendo in nuove
forme e manifestazioni. La vita musicale dei gruppi
pakistani a Londra confrontata con il mondo tradizionale
e religioso in patria.
Mercoledì 11
DICEMBRE SALA
MASCARELLA via Mascarella 44
ORE 20.30 / 24
ORE 20.30 / 21 DAGLI ARCHIVI DI
SUONI DAL MONDO
Zigani a Suoni dal Mondo:
Musica e danza del Rajasthan -
Taraf d'Haiduks - La Famiglia Fernandez (flamenco)
ORE 21 / 24
- Rai (Algeria), di M.
Kidel, 1990; 50'
- Sei anni fa, i disagi, le
prospettive e le speranze dei giovani algerini
annunciavano il dramma del paese nordafricano. Il Rai
("opinioni") è lo stile che più
affascina il mondo giovanile, colonna sonora degli
avvenimenti della vita quotidiana di un popolo in forte
trasformazione.
-
- Umubugangoma
(Costruzione e suono dei sacri tamburi del Burundi), di
E. Pacull, 1992; 26'
- Per la prima volta, in un
film, il rituale ancestrale della fabbricazione di un
tamburo secondo il ciclo tradizionale di tredici giorni.
-
- Flamenco (Spagna), di
J. Bokova, 1990; 100'
- Un'indagine dettagliata sul
mondo del flamenco gitano, con interviste
nell'ambiente dei più importanti interpreti del flamenco
tradizionale.
- Organizzazione
- Direttore: Mario Baroni
- Direttore artistico: Gilberto
Giuntini
- Consulente scientifico:
Tullia Magrini
- Coordinamento e segreteria:
Emma Dolza, Chiara Sorgato
- Coordinamento Suoni dal
Mondo /Cinema: Loretta Guerrini
- Ufficio stampa: Roberto
Verti, Bruno Casini
- Organizzazione tecnica: Il
Baule
C.I.M.E.S. Dipartimento
di Musica e Spettacolo (Università degli Studi di Bologna) Via
Barberia 4 - 40123 Bologna
- La realizzazione di questa
edizione di Suoni dal Mondo è stata possibile
anche grazie alla collaborazione di:
- Ambasciata d'Italia - L'Avana,
Ambasciata d'Italia - Tunisi, Consolato italiano -
Casablanca
- Centro Nacional de la Musica
de Concierto - L'Avana, TIMBA Scuola di batteria e
percussioni - Roma
- Valerio Perla, Musica Time -
Viareggio
Suoni
dal Mondo
Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna