Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna Suoni dal Mondo 1993

SUONI DAL MONDO

Festival di Musica Etnica - IV Edizione

 
BOLOGNA
16 novembre - 10 dicembre 1993
 
CONCERTI e SEMINARI

CONCERTI

Martedì 16 novembre ore 21.30 Multisala - via dello Scalo 23

TARAF D'HAIDUKS

Musica dei Lautari di Clejani

(Orchestra tradizionale di Valacchia, Romania)

 
La Valacchia la regione di Bucarest, è la terra di origine dei "Lautari" (clan di musicisti quasi esclusivamente zigani), straordinari interpreti di uno stile musicale originale e di grande qualità artistica reso noto anche dal capolavoro cinematografico di Emil Lotjanu.
 
Accanto alle influenze delle tradizioni della Bulgaria, della Turchia, e delle repubbliche ex yugoslave, persistono, presso i Lautari, le antiche ballate dell'epica rumena, ancora oggi vive e presenti nel mondo popolare di quelle terre.
 
Queste epopee sono trasmesse da tempo immemorabile di padre in figlio in seno ai "Taraf", termine che indica insieme vocali e strumenti variabili secondo le occasioni e le richieste.
Nei Taraf classici, i canti si alternano a struggenti melodie per violino e flauto con il sostegno della fisarmonica e l'accompagnamento della robusta ritmica dei contrabbassi e dei Cymbalum (salteri rumeni).

Giovedì 18 novembre Multisala, via dello Scalo 23 ore 21.30

JUSTIN VALÍ

Musica tradizionale del Madagascar

 

 

Justin Valí, pluristrumentista e cantante, interpreta la musica tradizionale del Madagascar, singolare mixing di ritmica africana e di raffinate armonie orientali, offrendo un ampio panorama degli strumenti malgasci (in primo piano la Vahila: pronuncia "Valí", strumento di bambù a corde pizzicate diffuso in tutta l'isola) con i quali rende grande intensità ai canti popolari ed alle melodie che acco,pagnano le occasioni rituali e i momenti di festa delle popolazioni del Madagascar.

 

 

BALLET DE LA MARAHOUÉ

Musica e danza dalla Costa d'Avorio

 

Classico ensemble di musica e danza tradizionale africana, la Compagnia della Costa d'Avorio è composta da trenta artisti appartenenti ai vari gruppi etnici del paese e propone un articolato programma in cui sono rappresentate le culture musicali delle diverse regioni ivoriane.

Il tamburo (a membrana o a fessura) è lo strumento principale presente in tutte le manifestazioni popolari della società ivoriana: le feste religiose e le ricorrenze del calendario agricolo, i funerali e le cerimonie di iniziazione dei giovani.

Il tamburo può essere sostituito in certe particolari esecuzioni dal balafon (xilofono africano) o da altri strumenti a corda che si accompagnano sempre al canto solista o corale.

 

Il programma è arricchito dal gruppo di ballo con le sue danze di lotta, danze armate maschili e danze femminili di festa.


Venerdì 26 novembre Multisala, via dello Scalo 23 ore 21.30

PURO SINTO

Musica degli zingari Manouche d'Alsazia

 

Uno dei gruppi "storici" della musica Manouche degli zingari di Alsazia. Formato da sette elementi, tra cui un violinista di grandi capacità virtuosistiche, due chitarristi, un bassista e un fisarmonicista, Puro Sinto è guidato dal contrabbassista Hojok Mehrstein, un vigoroso ottuagenario che ha vissuto in prima persona le vicende (musicali e sociali) che in questo secolo hanno coinvolto la comunità degli zingari dell'Europa Centrale.

 

 

ANA "LA CHINA" E LOS GITANOS DE JEREZ

Danza, canto, palmas e chitarre dei gitani dell'Andalusia

 

 

Il Flamenco gitano è una delle varianti più spettacolari e originali di questa forma musicale e coreutica. Nato come tutta la musica gitana, dalla funzione sincretica di elementi arabi, balcanici ed europei, si caratterizza come elemento fondamentale delle feste comunitarie della società gitana. Si tratta di un trascinante rito festoso nel quale la danza, il canto e la musica, costituiscono i veicoli di una comunicazione sociale spettacolarizzata, essenziale in una società che vive la sua identità collettiva in raduni di massa, feste e competizioni.

 

 

 

 

 


Mercoledì 1 dicembre Multisala, via dello Scalo 23 ore 21.30

ZAKIR HUSSAIN tablas

SULTAN KHAN sarangi

Musica classica indiana

La sarangi, strumento di notevole effetto sonoro soprattutto quando è affidato alla maestria di un virtuoso come Sultan Khan, è considerata, in India, il principe degli strumenti ad arco (è costituita da un manico corto e largo e da una cassa di risonanza di legno scolpito e ricoperta di pelle).

I tablas sono una coppia di tamburi di metallo e legno entrambi ricoperti di una pelle di capretto sulla quale viene applicata una speciale pasta che ha funzione di definire l'intonazione.

I tablas sono gli strumenti a percussione più diffusi nella musica colta dell'India e godono di una certa notorietà anche nel mondo musicale dell'occidente.

Zakir Hussain ha ereditato la tecnica superlativa di suo padre Allha Rakha e fin da giovanissimo ha suonato con tutti i più importanti musicisti indiani. Ha inoltre avuto esperienze significative con musicisti occidentali dell'area jazzistica e d'avanguardia.


Venerdi 3 dicembre Multisala, via dello Scalo 23 ore 21.30

CHAHRAM NAZERI

Canto e musica classica iraniana

 

Indiscusso idolo degli amanti del canto tradizionale del suo paese, Chahram Nazeri è un artista molto noto anche in Europa, dove ha tenuto molti spettacoli e inciso numerosi dischi.

Persiano di origine curda, Nazeri interpreta un repertorio di musica Sufi iraniana e di musica tradizionale mistica curda.

Lo accompagnano il tar (liuto persiano), il tombak (tamburo a calice), il kamanche (violino tradizionale) ed il santur (salterio persiano).

 


Venerdì 10 dicembre Multisala, via dello Scalo 23 ore 21.30

Palestina e Israele, un concerto per la pace

 

MONI OVADIA THEATRE ORCHESTRA

Oylem Goylem - Storie e musica della tradizione ebraica

 

 

 

 

 

 

 

 

FAISAL TAHER

Musica tradizionale palestinese

 

 

 

 

 

 

Un concerto per celebrare la recente pace tra i popoli depositari di due grandi tradizioni musicali, finalmente insieme in un'armonia che auspichiamo definitiva e che vorremmo per tutte le popolazioni del mondo.

In Oylem Goylem, lo spettacolo proposto dall'ensemble di Moni Ovadia, si assiste ad una sorta di cabaret in cui si raccontano storie mimate di tradizione ebraica accompagnate da momenti di musica klezmer yiddish nella quale giocano un ruolo importante il clarinetto, il violino e la percussione.

Faisal Taher, voce solista dei Konsertu, ha una solida attività concertistica. In questa occasione - una produzione esclusiva per Suoni dal Mondo - Taher si affianca a un liutista e a un percussionista, affiancando testimonianze di musica palestinese di tradizione popolare, moderna e classica.


SEMINARI

Novembre 1993 - Gennaio 1994

 

GLI STRUMENTI E LA MUSICA TRADIZIONALE DEL MADAGASCAR

Seminario del musicista malgascio Justin Valì

Introduce Tullia Magrini

Venerdì 19 novembre, ore 15 - 17, presso il Teatro La Soffitta - via D'Azeglio 41

 

DANZA FEMMINILE FLAMENCA

Seminario della danzatrice Ana "La China"

Sabato 27 novembre, ore 10.00 e ore 16.00

 

VERSO LE NUOVE TERRE

Incontro fra musicisti italiani e senegalesi

PAGNOZZI - PUGLISI pianoforte, sax

SING SING RHYTHM tamburi

Formazione tradizionale senegalese di percussioni e danza, radicata e cresciuta nella realtà urbana di Dakar. Nella musica africana i tamburi raggiungono un livello di espressione melodica, traducono una scala di sfumature sonore, capace di esprimere finemente lo stato d'animo dello strumentista. Si può affermare che i tamburi africani "cantano". Ma sanno anche "parlare".

POPOLI - DALPANE ENSEMBLE quartetto d'archi, tastiere

LAMINE KONTE' Kora

Professore del conservatorio di Dakar. La kora è tradizionalmente lo strumento dei griots, i cantastorie senegalesi, che ancora si trasmettono le conoscenze musicali e strumentali oralmente, di padre in figlio, una sorta di archivio vivente delle tradizioni e dei costumi locali.

BABAKAR KONATE' Balaphon

Professore al conservatorio di Dakar. Il balafon fa parte della famiglia degli idiofoni. La tecnica di esecuzione prevede la sovrapposizione di più linee melodiche e ritmiche con effetti estremamente suggestivi e, in un certo senso, "ipnotici".

 

Da lunedì 17 a giovedì 20 gennaio 1994 (Seminario al CIMES)

Giovedì 20 gennaio 1994 (Concerto alla Multisala)

 

La mescolanza tra tradizione e progresso e tra culture diverse sono due tra le tante chiavi d'accesso alla scoperta di nuovi linguaggi, e caratterizzano il work-in-progress, che vede coinvolte due formazioni italiane ed alcuni musicisti della cultura folkloristica e popolare del Senegal: Pagnozzi - Puglisi e la loro personale visione del jazz (una delle forme musicali più evolute, espressive e moderne della nostra civiltà), si incontrano con alcuni componenti del Sing Sing Rhythm, in un ideale percorso al contrario: il jazz, la musica colta europea, le percussioni africane, dalle quali il jazz, attraverso continue evoluzioni, si è in qualche modo generato. Popoli - Dalpane Ensemble, rappresentanti in qualche modo della tradizione 'colta' europea, incontrano Lamine Kontè e Babakar Konatè, alla ricerca di un dialogo fra una visione eurocentrica dell'arte estetizzante, autonoma, luogo separato delle pulsioni emotive, e il suo contrario, la capacità di esprimere fino in fondo lo stato d'animo dello strumentista.

L'iniziativa è organizzata in collaborazione con l'Ufficio Esteri del Comune di Bologna, nel quadro di attività di scambio culturale, previste dal gemellaggio Bologna - Saint Louis (Senegal).


Organizzazione
Direttore: Mario Baroni
Direttore artistico: Gilberto Giuntini
Coordinamento e segreteria: Emma Dolza, Chiara Sirk
Ufficio stampa: Roberto Verti, Bruno Casini
Audio/Luci: Fonen Suonoarte - Andrea Tamassia
Organizzazione tecnica: MusicaPer

C.I.M.E.S. Centro Interfacoltà di Musica e Spettacolo (Università degli Studi di Bologna) Via Guerrazzi 20 - 40125 Bologna

La realizzazione di questa edizione di Suoni dal Mondo è stata possibile anche grazie alla collaborazione di:
Ambasciate italiane a Bucarest, Dehli, Teheran, Parigi, Londra
Centro di studi zigani Appona di Strasburgo
SIE Società Italiana di Etnomusicologia

Suoni dal Mondo

Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna