Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna
Suoni dal Mondo 1997
SUONI
DAL MONDO
Festival di Musica Etnica - VIII Edizione
|
Estremo Oriente -
Medio Oriente - Mediterraneo
BOLOGNA
15 settembre 1997
Anteprima
dell'ottava edizione
- Teatro classico indiano
kathakali
DEI,
DEMONI ED EROI
Storie
dal Mahabharata
Kalatharamgini
Troupe
15 settembre 1997
ore 21.00 Multisala - via dello Scalo 23
La Compagnia
- Con l'anteprima straordinaria
del 15 settembre ritorna a Suoni dal Mondo il Kathakali,
il teatro classico indiano per antonomasia. Lo spettacolo
è proposto in collaborazione con il Teatro Tascabile di
Bergamo e ha il patrocinio delle autorità indiane in
Italia, nell'ambito delle celebrazioni internazionali per
il Cinquantesimo Anniversario dell'Indipendenza Indiana.
- Ospite la Kalatharamgini
Troupe, compagnia di teatro e danza classici indiani
stile Kathakali, con uno spettacolo ispirato
all'epopea del Mahabharata. La compagnia, formata da otto
artisti (musicisti e danzatori), è guidata da tre
prestigiosi danzatori di Kathakali: Sadanam Krishnakutty,
Kalamandalam Kuttan e Kalamandalam Sivadas, attori con
oltre trent'anni di esperienza fra i più eminenti e
acclamati maestri del Kathakali, accompagnati
dal celebre cantante Kalamandalam Hyderali e da
Kalamandalam Balasundaran (chenda) e
Kalamandalam Raja Narayanan (maddalam). Accanto
ad essi Kalamandalam John, direttore della Troupe e
danzatore a sua volta, formatosi alla famosa scuola di
Cheruthuruthy in Kerala.
ll Kathakali
- Kathakali è la
forma più ricca e completa fra le grandi tradizioni del
teatro indiano: musica, danza, azione scenica, filosofia,
religione e mito sono coinvolti in uno spettacolo
proposto da un numeroso insieme di danzatori e musicisti
eredi del teatro sanscrito. Una forma teatrale nella
quale l'attore, per rappresentare il testo, ha quattro
principali mezzi espressivi a propria disposizione: la
musica (vocale e strumentale), il gesto (delle mani e del
corpo, la danza), l'espressione facciale e l'aspetto (il
costume e il trucco).
- La bellezza dei costumi e un
trucco elaborato, i movimenti stilizzati, il canto e i
tamburi del Kathakali creano grandi suggestioni,
ma il fulcro di questa forma di teatro sacrale è la
sottile espressione delle emozioni (un attore di Kathakali
è in grado di controllare ogni singolo muscolo
facciale). Nell'antica India le leggende e i racconti
epici venivano rappresentati attraverso forme di teatro
totale di cui il Kathakali, tramandatosi fino a
oggi per tradizione orale, è una testimonianza viva ed
efficace anche per chi non sia esperto di questa cultura,
che tanta importanza ha avuto nelle vicende artistiche di
tutto il sud-est asiatico.
- Il Kathakali raggiunse
il massimo splendore nella seconda metà dell'Ottocento,
per subire poi un lungo periodo di decadenza sotto il
dominio britannico. Solo da una quarantina d'anni, grazie
alla spinta di uomini di cultura e all'intelligente
azione del governo regionale, il Kathakali è
tornato all'antico splendore con vitalità e popolarità
sempre crescenti.
Lo Spettacolo
- La versione tradizionale
dello spettacolo dura un'intera notte: inizia al
crepuscolo con il rullare dei tamburi che richiamano gli
spettatori e termina alle prime luci dell'alba, poiché
la tradizione vuole che queste storie non possano essere
narrate di giorno.
- Lo spettacolo è composto da
una lunga parte introduttiva in cui, dopo una danza
propiziatoria, compaiono Krishna (l'energia maschile) e
Saki (l'energia femminile) che simboleggiano il
dissolversi dell'oscurità e l'avvento della luce.
- L'introduzione si conclude
con improvvisazioni di tamburo in cui i suonatori danno
prova della loro abilità.
- La rappresentazione vera e
propria inizia con una scena d'amore in cui l'eroe e
l'eroina descrivono le bellezze del giardino e del clima
che induce tenerezza negli amanti: ciò offre ai
protagonisti l'opportunità di misurarsi nella difficile
arte dell'interpretazione del fondamentale sringara
rasa, o sentimento d'amore. Con il passare della
notte l'azione diventa via via più veloce per arrivare
alle scene finali (in cui si svolgono violentissimi
combattimenti) che culminano, giusto alle prime luci
dell'alba, con l'uccisione dei demoni. A conclusione di
tutto, quando ormai gli spettatori sfollano per andare al
lavoro nei campi, un attore esegue una danza solista, la dhanasi,
il ringraziamento agli dei che hanno benedetto la notte e
lo spettacolo.
-
- Alla Multisala la
rappresentazione ispirata all'epopea del Mahabharata verrà
proposta nella versione più breve di circa tre ore.
- Università degli
Studi di Bologna - CIMES - Dipartimento di Musica e
Spettacolo
Comune di
Bologna - Settore Cultura
- Regione Emilia Romagna
I.S.I. - Istituzione dei Servizi per lImmigrazione
Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento
dello Spettacolo
Con il Patrocinio del Dipartimento dello spettacolo
Ministero degli Affari Esteri
- Organizzazione
- Responsabile scientifico:
Mario Baroni
- Direttore artistico: Gilberto
Giuntini
- Coordinamento e segreteria:
Emma Dolza, Chiara Sorgato
- Ufficio stampa: Roberto Verti
- Organizzazione tecnica: Il
Baule
- C.I.M.E.S. Dipartimento
di Musica e Spettacolo Via Barberia, 4 - 40123 Bologna
- La realizzazione di questa
anteprima straordinaria di Suoni dal Mondo è
stata possibile anche grazie alla collaborazione di:
- Consolato e Ambasciata
Indiani in Italia, Ufficio del Turismo Indiano di Milano,
Comitato Organizzatore di "India - 50° Anniversario
Indipendenza Indiana"
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