Il
concerto propone tre diverse realtą musicali tradizionali del Gargano:
il canto polivocale delle donne di Ischitella, i sonetti su ritmo di
tarantella della tradizione di Carpino, le tarantelle e i canti di
serenata di San Giovanni Rotondo. A Ischitella sono tuttora vitali
repertori tradizionali femminili legati a differenti occasioni della
vita sociale. Il gruppo polivocale domina un vasto repertorio di canti
sacri, di lavoro, di emigrazione, narrativi e satirici. Carpino č
invece noto per le sue tarantelle e per essere stato, a partire dagli
anni Cinquanta, oggetto di indagine di importanti etnomusicologi:
Lomax, Carpitella e Leydi per primi. Quelle stesse musiche sono in
seguito state oggetto di riproposte e rifacimenti di vario genere, i
pił noti dei quali ad opera di Roberto De Simone per la Nuova Compagnia
di Canto Popolare. Su un accompagnamento di chitarra battente, chitarra
francese, castagnette e tamburello i cantori intonano quartine di
endecasillabi. Il testo di questi sonetti d’amore (
li sunčttė)
si compone di formule stereotipe e versi estemporanei, sottoposti a
forme di spezzatura, ripetizione, interpolazione tipiche della
composizione orale. Anche San Giovanni Rotondo ha una tradizione legata
alla chitarra battente (con fondo piatto nella versione locale) e agli
strumenti che ad essa si accompagnano, tamburello e organetto. Il canto
d’amore (qui chiamato
strapulettė) č eseguito, come a Carpino, su diverse forme di tarantella.
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