I FYELL DI GRAMSH
E LA
TRADIZIONE MUSICALE TOSK
(Albania centrale)
Il fyell, nome locale del kaval, flauto ad imboccatura libera diffuso in tutta l’area balcanica, presenta nell’Albania centrale, soprattutto nella zona del monte Tomorr e di Gramsh, modalità di impiego singolari. Mentre solitamente questo strumento viene usato da solo (oppure in coppia, con uno dei due che fa da bordone), in questa zona vi è l’uso di complessi di fyell assai numerosi. La loro musica tiene conto dei principi della polifonia vocale tosk: alcuni eseguono bordoni, altri sviluppano giochi melodici raffinati con procedimenti di imitazione. Nati nell’ultimo dopoguerra su impulso della "collettivizzazione" impressa anche in campo musicale dall’ideologia del regime, i complessi di fyell si sono oggi radicati nella cultura musicale albanese costituendone uno dei tratti più originali e caratteristici.
La musica strumentale e vocale della parte settentrionale dell’Albania (e di tutta l’area di confine, pure in Montenegro e Kosovo) è nota soprattutto per la tradizione del canto epico accompagnato da strumenti a corda (soprattutto il ciftelje). I repertori di quest’area, indagati fin dall’inizio del Novecento da Milman Parry e Albert Lord, hanno consentito loro di dimostrare l’ascendenza orale dei poemi omerici, con cui queste forme di canto condividono struttura formulare, versificazione, costruzione della narrazione, ampiezza (alcuni dei canti registrati raggiungono i 13.000 versi). Ad esemplificazioni del canto epico si accompagnano altri brani vocali e strumentali, con zummar (clarinetto di canna), daouli (tamburo bipelle), dajre (tamburello).