L'ARTE DELLA VOCE
I "cantadores a chiterra" erano, nella tradizione sarda, protagonisti di manifestazioni estemporanee che avevano luogo durante serate conviviali tra amici: i "cantadores" si esibivano in sfide aperte a tutti i presenti, durante le quali si cantava "a boghe rea" (oggi detto "canto in re"). Questi canti, originariamente senza accompagnamento strumentale, si sono affinati e perfezionati nel tempo e ben presto al canto si è aggiunto l’accompagnamento dell’organetto, poi sostituito dalla chitarra. Nel corso di questa evoluzione si iniziò a cantare nelle sagre ed in altre occasioni pubbliche, eseguendo sfide canore tra i partecipanti, che venivano dette "gare". Il repertorio dei "cantadores
a chiterra" comprende una vasta gamma di forme
poetico musicali: nel concerto di questa sera verranno
proposti "canto in re", "nuoresa",
"muttos de amore", "gadduresa",
"filognana", "corsicana", "si
bemolle", "mi e la", "fa diesis",
"disispirata". Esso include inoltre anche
balli, che vengono eseguiti negli intervalli fra i vari
canti e la cui musica a volte è affidata alla voce. Il canto è accompagnato da un particolare tipo di chitarra (la cui origine si attribuisce agli spagnoli), le cui caratteristiche distintive sono la misura, notevolmente più grande rispetto al modello classico, e il battipenna, leggermente intagliato nel legno e decorato con motivi floreali. L’accordatura varia a seconda del tipo di tonalità che il "cantadore" richiede in base alle sue capacità o al tipo di canto che si trova ad eseguire: il chitarrista all’inizio di ogni canto suona un accordo, solitamente nella posizione del re (da cui il nome "canto in re") fissando così il tono base che apre e chiude i canti. L’accompagnamento prevede due tipi di tecnica esecutiva: la prima, che ha dato origine al repertorio, consiste prevalentemente nell’uso del pollice, che esegue all’unisono la linea melodica del canto mentre indice e medio eseguono l’accompagnamento vero e proprio; la tecnica a plettro è invece quella più attuale, e viene utilizzata negli episodi virtuosistici che separano le voci l’una dall’altra. La cooperativa sociale Remintinde è nata a Sassari nell’aprile del 1991 grazie all’esperienza pluridecennale dei suoi soci in campo musicale e poetico e si propone di conservare, diffondere e approfondire la conoscenza delle varie manifestazioni culturali del popolo sardo. |
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