Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna
L'ARTE DELLA VOCE
Junko Ueda presenta un repertorio di canti epici, religiosi e popolari accompagnati da satsuma-biwa, uno strumento giapponese costituito da un liuto a forma di pera con quattro o cinque corde di seta e suonato con un grande plettro triangolare. Esistono varie tipologie di questo strumento associate a diversi generi musicali, anche se, generalmente, la biwa veniva e viene usata per accompagnare il canto di narrazioni epiche legate alla tradizione dei Satsuma. Questi canti narrano di eroi e guerre civili del periodo dei samurai, nel linguaggio classico giapponese, e la biwa accompagna la voce usando una ricca varietà di suoni per esprimere le varie scene della narrazione. Nella tradizione questo repertorio veniva eseguito da sacerdoti ciechi che cantavano o recitavano racconti di natura sacra e profana. Nonostante fino a circa cento anni fa la biwa fosse uno strumento molto popolare e diffuso e si potesse ascoltare la sua musica in ogni strada, dopo la guerra rimase un solo costruttore di questo strumento in tutto il Giappone e la tradizione rischiò di scomparire insieme al mondo e allo spirito dei samurai, ai quali è da sempre stato strettamente legato. Questa tradizione è riuscita comunque a sopravvivere fino ai giorni nostri, attraversando vari periodi di evoluzione, grazie allattività di musicisti come Tsuruta Kinshi, che si proposero di salvare, conservare e trasformare la tradizione della biwa e della sua musica. Tsuruta, grande conoscitrice del repertorio tradizionale, era però convinta che la tradizione, per sopravvivere, doveva crescere e trasformarsi. Così cercò di cambiare la tradizione partendo dallo stesso strumento: ridusse lo spessore delle corde e ingrandì il plettro, sperimentando svariate nuove tecniche di esecuzione. Nacque così lo stile propriamente denominato "Tsuruta" al quale si ispira Junko Ueda, grande interprete del canto giapponese e della musica per biwa. Nata a Tokio, ha studiato la satsuma-biwa (una tra le varie tipologie di questo strumento) con Kinshi Tsuruta. Oltre ad affermarsi come cantante/suonatrice di biwa a livello internazionale, ha tenuto svariati seminari di canto shômyô (canto buddista giapponese). Le sue incisioni dedicate al repertorio tradizionale biwa hanno ricevuto vari premi tra cui il Grand Prix du disc dell Academie Charles Cros a Parigi. fotografia di Wil Offermans |
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