L'ARTE DELLA VOCE
In Corsica, la voce umana ha sempre rappresentato lo strumento privilegiato nell’espressione musicale e ha dato luogo a una ricca tradizione polifonica, motivo di orgoglio per gli abitanti dell’isola. Questa tradizione è stata da sempre dominio dei maschi e solo in anni recenti le donne si sono appropriate delle sue tecniche espressive. Il canto polifonico, infatti, prima del secondo dopoguerra, era eseguito esclusivamente dagli uomini, che si riunivano in luoghi pubblici come bar e taverne per cantare insieme forme diverse, fra cui canzoni polifoniche (paghjielle, terzetti e madrigali), dialoghi (chiam’ e rispondi) e canzoni di circostanza (currente) improvvisati, serenate, lamenti di banditi in forma di ballata e altri generi. A quei tempi il repertorio femminile si limitava al canto di lamenti e ninne-nanne (principalmente monodici). Dai primi del Novecento, fino agli
anni ’60, la Corsica visse un periodo di grandi
trasformazioni: il rapido processo di urbanizzazione e la
crescente emigrazione provocarono un repentino
cambiamento nelle abitudini di vita della popolazione.
Abbandonati i vecchi stili di vita, molti canti furono
privati della loro funzione e sempre più donne
cominciarono a praticare la polifonia, che divenne, nel
contesto del riacquistu (movimento culturale
connesso all’autonomismo corso) degli anni ’70
e ’80, il simbolo della riaffermazione femminile. A
partire da questo periodo sempre più donne si esibirono
in pubblico, prima attraverso performance informali, più
avanti prendendo parte ad eventi maggiormente
formalizzati come i festival. Nel clima di questa fase
storica della Corsica, in cui l’attività culturale
era strettamente connessa alla politica, l’atteggiamento
della donna veniva a simboleggiare il suo stesso
desiderio di autonomia. Le cantanti del gruppo Madrigalesca, composto da sole donne, sono state tra le pioniere di questa (ri)nascita della polifonia corsa al femminile. Il loro repertorio si fonda sulla collaborazione di musicisti di tradizione con musicisti formatisi nello studio della musica colta occidentale; comprende sia materiali tradizionali che composizioni originali tra le quali dei brani di Nicole Casalonga. Il particolare modo di usare la voce valse loro un cospicuo successo internazionale. Il gruppo è sostenuto dalla Federazione E Voce di un Comune e ha sede presso l’Auditorium di Pigna. |
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