Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna
L'ARTE DELLA VOCE
Quando si parla di musica "nera"
ci si riferisce generalmente a stili musicali
estremamente diversi fra loro, ma con una matrice comune:
la loro origine africana. È dallAfrica, infatti,
che provengono non solo le radici del blues, del jazz,
del gospel e degli spiritual, ma anche del reggae e dellhip-hop,
pur se molti di questi figli la madre Africa non lhanno
mai conosciuta. Le diverse forme musicali riconducibili ad una cultura "nera" hanno giocato un ruolo di fondamentale importanza nella società contemporanea: tutte ricollegabili alla sofferenza della gente nera, queste musiche hanno rappresentato un importante simbolo identitario per un popolo che ha subito, e che in gran parte continua a subire, le ingiustizie della nostra civiltà. Da Mahalia Jackson a Bob Marley, da John Coltrane a Max Roach, dagli schiavi nei campi di cotone alle star del blues, tutti hanno cantato e suonato per la difesa dei diritti fondamentali delluomo, impegnandosi spesso anche in prima persona nelle battaglie per la libertà. l tema della diaspora nera è il messaggio di cui si fanno portatrici le Black Voices, un quintetto di voci femminili provenienti da Birmingham. Figlie di immigrati in Inghilterra giunti nel periodo del dopoguerra, le Black Voices cominciarono a cantare insieme nel 1988, ponendosi lobiettivo di attraversare tutti gli stili della musica "nera", compresi i repertori tradizionali dellAfrica e dei Caraibi e le canzoni di libertà del Movimento dei Diritti Civili. Quasi tutti i membri di questo gruppo hanno cominciato a cantare in chiesa e questa esperienza ha sicuramente contribuito a dare una forte impronta allo stile del gruppo, che risente molto delle tecniche vocali del gospel e degli spiritual. Il loro canto "a cappella" si pone come matrice comune, come struttura di base per interpretare tutti i differenti stili della musica nera. Ad esso le cinque cantanti aggiungono una particolare capacità di elaborazione virtuosistica del canto che ricorda in qualche modo lo stile delle Swingle Singers. Va aggiunto infine che le Black Voices, che indiscutibilmente basano il loro canto sullesperienza "nera", si vogliono anche riferire, più in generale, a tutte le comunità vittime di ingiustizie, in ogni parte del mondo. Attraverso questa chiave di lettura si può comprendere linclusione nel loro repertorio dellesecuzione di cover come Fragile di Sting, che poco hanno a che fare con il mondo nero, ma molto con la difesa dei diritti umani. Carol Pemberton, Sandra Francis,
Genevieve Daley, Yvette Browne e Monique Reid, grazie ad
una tecnica vocale eccellente e ad una grande presenza
scenica, riescono, ormai da quindici anni, ad infondere
alle loro esibizioni unenergia speciale ed una
forte carica simbolica, che finisce sempre per contagiare
il pubblico e farlo riflettere. Sin dagli inizi della sua
carriera, il gruppo ha sempre dato il benvenuto a
collaborazioni, sia con voci "professioniste"
che "non professioniste", che hanno contribuito
ad arricchire la cultura delle cinque cantanti, creando lopportunità
e le basi per nuovi stimoli e arricchimenti della loro già
vasta esperienza musicale. |
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