Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna Suoni dal Mondo 2000

SUONI DAL MONDO

Festival di Musica Etnica - XI Edizione

Introduzione

Concerti

Incontri e seminari

 
sessione primavera 2000

Suoni dal Mondo 2000 propone la consueta e attesa rassegna di concerti d'autunno. Dopo la tranche primaverile straordinaria, organizzata in occasione di Bologna 2000 e dedicata interamente al cinema, dal 20 ottobre al 14 novembre Suoni dal Mondo numero undici ritorna con un'edizione del festival articolata in due grandi filoni: la musica degli zigani e alcune importanti espressioni teatral musicali dell’Estremo Oriente.

Anche questa seconda parte del Festival di Musica Etnica ideato e promosso dal CIMES si svolge nell'ambito delle manifestazioni di Bologna 2000 Città Europea della Cultura, con il sostegno del Comune di Bologna (Settore Cultura - Servizio Immigrati, Profughi e Nomadi), della Regione Emilia Romagna, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri.

Si comincia con una grande festa in due serate, una Zigana che il 20 e 21 ottobre (ore 21.30) porta sul palco "storico" del festival - la Multisala - il Flora Thalassa Ensemble (Ungheria/Romania/Slovacchia) e il gruppo moscovita ILO. Da sempre Suoni dal Mondo dedica particolare attenzione a quelle testimonianze di cultura dei popoli nomadi che oggi, anche grazie alla mediazione del cinema, stanno raggiungendo un pubblico assai vasto. La rassegna di quest'anno prosegue questo suo lungo percorso attingendo a tradizioni musicali dell'Europa orientale. Le due serate (oltre tre ore di musica ciascuna) superano di gran lunga, con l’alternarsi dei gruppi sulla scena, la normale durata dei concerti, così da ricostruire almeno in parte l'atmosfera straordinaria e intensa delle feste zigane.

Il 30 ottobre (ore 21, Arena del Sole) Musica e danze dei Dayak ci porta nel Kalimantan, il nome col quale i Dayak (daya in malese significa "uomo selvaggio") designano il Borneo, la terza isola più grande del mondo, nota in occidente col nome derivato dal piccolo sultanato di Brunei. Il Kalimantan - appartenente alla Repubblica Indonesiana - è popolato da oltre quattrocento gruppi Dayak, che parlano oltre mille diversi dialetti. In maggioranza cristianizzati dall’opera dei missionari, i Dayak stanno recuperando in questi tempi parte degli antichi culti tradizionali, legati a una sorta di panteismo animistico. A Bologna è possibile assistere a uno spettacolo di musica e danza scevro dei contenuti religiosi che potrebbero essere condivisi solo da un pubblico iniziato; oggetto della serata sono quindi danze e musica legate a particolari occasioni di festa e della vita sociale Dayak. Tra i momenti di maggiore suggestione la danza "delle fate", affidata a donne abbigliate con piume di uccelli rari, o la vigorosa danza hudong caratterizzata dalla vivacità di maschere e costumi.

Samulnori, in programma il 6 novembre (ore 21) all’Arena del Sole, è il genere musicale che dà il titolo alla serata in cui la compagnia Pung-mu-ak presenta testimonianze dei più importanti generi musicali e coreutici della complessa e articolata cultura tradizionale della Corea. Ripetutamente invaso nel corso della storia, il paese coreano ha subito in vario modo la pressione di culture straniere ma ha anche saputo conservare una cultura musicale tradizionale. Il gruppo Pung-mu-ak propone l’espressione degli artisti girovaghi coreani, suonatori di strumenti a fiato e a percussione (tra questi ultimi i chango, tamburi a forma di clessidra ispirati alla teoria Yin e Yang, con un lato rappresentante le forze positive della natura e l’altro quelle negative). Alle danze e all’ispirazione descrittiva della musica - capace di rappresentare la tempesta, la pioggia, il vento, o di dare senso al "Pangut" (il trovarsi insieme sulla piazza) - si affianca la complessa e teatrale vocalità del canto epico "Pansori", attualmente ritornato a notevole popolarità in Corea e sempre più noto anche al di fuori di quei confini grazie all’abilità di alcuni cantanti e a film ispirati a questo straordinario stile di canto. Il Festival propone anche una pellicola coreana molto apprezzata alla sua comparsa nel 1994, La cantante di Pansori di Im Kwon-taek.

Infine, Addio mia concubina è il titolo dello spettacolo dell’Opera di Pechino proposto dalla compagnia Kuo Kuang per le ultime due serate di Suoni dal Mondo, il 13 e 14 novembre (ore 21), all’Arena del Sole. Due sono i generi nei quali si articola la produzione del teatro cinese nota con l’impropria definizione di "Opera di Pechino": il genere Wen - cui appartiene la struggente rappresentazione d’amore e di morte di Addio mia concubina - e il genere Wu, caratterizzato da quella "Storia del re delle scimmie" che il festival propose con straordinario successo nel 1994. Un teatro senza sipario, con scene semplicissime, dove testo, canto e danza sono indissolubilmente legati in un'espressione drammatica rigorosamente codificata in un preziosissimo lessico sinestetico.

 

Diverse compagnie ospiti di Suoni dal Mondo 2000 sono inoltre protagoniste di incontri-seminari aperti al pubblico, coordinati da Giovanni Azzaroni, che si tengono a Palazzo Marescotti, sede del Dipartimento di Musica e Spettacolo dell’Università di Bologna.

Il primo appuntamento è martedì 31 ottobre (ore 11) con il gruppo dei Dayak (Borneo - Indonesia), mentre venerdì 3 novembre (ore 15) è previsto l’incontro con la compagnia Pung-mu-ak (Corea), seguito dalla proiezione del film La cantante di Pansori del regista coreano Im Kwon-taek, infine martedì 14 novembre (ore 14.30) la compagnia Kuo-Kuang (Opera di Pechino) parla della tradizione cinese e del genere Wen.

 

Biglietti dei CONCERTI:

La biglietteria è aperta nelle sere di spettacolo alla Multisala dalle ore 20.30 e all'Arena del Sole dalle ore 20. Esclusivamente per gli spettacoli dell'Arena del Sole è prevista la prevendita dal 10 ottobre 2000 presso l'Arena stessa (diritto di prevendita 10%, posti non numerati).

L’ingresso agli incontri con le compagnie è libero.

Informazioni:

CIMES - Dipartimento di Musica e Spettacolo dell’Università di Bologna - via Barberia, 4 - 40123 Bologna tel.+39.051.2092021-2092016 / fax+39.051.2092017 / e-mail: baule@muspe.unibo.it / www.muspe.unibo.it

 

Organizzazione

Direttore del Dipartimento di Musica e Spettacolo
Lorenzo Bianconi
Direzione artistica
Mario Baroni
Gilberto Giuntini
Coordinamento e segreteria
Emma Dolza
Chiara Sorgato
Amministrazione
Emma Dolza
Elena Mondini
Roberto Raspadori
Coordinamento seminari
Giovanni Azzaroni
Ufficio stampa e comunicazione
Franca Silvestri, Roberto Verti
Organizzazione tecnica
Il Baule

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