09/10 Teatro
gio 26.11.09 h 14 • Laboratori DMS/Auditorium
DRAMMA VS POSTDRAMMATICO: POLARITÀ A CONFRONTO
Tavola rotonda coordinata da Marco De Marinis
con Anna Barsotti, Piersandra Di Matteo, Gerardo Guccini, Lorenzo Mango,
Nicholas Ridout, Jean-Pierre Sarrazac, Dario Tomasello, Valentina Valentini
Il
teatro contemporaneo ha saputo scindere le sue trasformazioni dai
retaggi del passato, per questo si è reso necessario un rinnovamento
del linguaggio sul teatro che fosse al livello del rinnovamento linguistico del
teatro. La nozione di “postdrammatico” è stata coniata dieci anni fa da
Hans-Thies Lehmann; Claudio Meldolesi, con espressione analoga, ha
parlato di “dopo dramma” per indicare le “drammaturgie
individualizzate” nate a seguito della crisi della drammaturgia
testuale. Ora, con questo convegno, che riunisce tanto studiosi del
postdrammatico che osservatori attenti alle rigenerazioni del testuale,
si valuta la possibilità di considerare il “dramma” non più e non solo
come un'eredità oppressiva di cui liberarsi, ma come una polarità che,
non venendo cancellata o superata, interagisce con la dimensione
postdrammatica. Nelle prassi materiali dell'innovazione, si riscontrano
infatti, e sempre con maggiore frequenza, contatti fra le due polarità.
Processi di composizione, pur basati su improvvisazioni fisiche e
verbali, sfociano in oggetti testuali fruibili in autonomia;
formazioni/guida nell'esplorazione della performace postdrammatica si
saldano a drammaturgie d'autore dimostrando la compatibilità delle
proprie tecniche; il teatro, in molte sue articolazioni, si serve della
parola e, talvolta, della parola drammatica, per ripristinare, con la
pratica della rappresentazione, l'inclusione scenica della realtà
rappresentata. La polarità dramma/postdrammatico contempla dunque
quella fra le realtà del mondo e l'autenticità corporea del performer.
Sia l'una che l'altra sono componenti fondanti del teatro, il cui
studio dovrebbe quindi ricercare – ed è questa la proposta del convegno
– logiche inclusive da verificare e collaudare in concreto. Alla
giornata partecipano osservatori del panorama internazionale,
Jean-Pierre Sarrazac e Nicolas Ridout, protagonisti degli adeguamenti
storiografici alle espressioni del “dopo dramma”, Marco De Marinis,
Lorenzo Mango e Valentina Valentini, una studiosa della testualità
rigenerata come Anna Barsotti, ricercatori degli innesti fra
innovazione e testo come Gerardo Guccini, Dario Tomasello e, con
particolare riferimento alle modalità della decostruzione testuale,
Piersandra Di Matteo.