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09/10 Cinema


 
marzo 2010 • Dipartimento di Musica e Spettacolo
CINEMATICA
Corpi delle immagini in movimento / immagini dei corpi in movimento

Laboratorio condotto da Roberto Nanni
a numero chiuso, riservato agli studenti dell’Università di Bologna, dà luogo a 5 CFU (crediti formativi universitari)

Il laboratorio ha carattere teorico/pratico ed è articolato in due parti: 1) Corpi delle immagini in movimento - esame di diversi materiali e tecniche, segnatamente pellicola (super 8mm) e supporti magnetici e digitali (super 8mm, digitale), allo scopo di studiarne i rapporti, con particolare riferimento alla postproduzione (vidigrafo/telecinema); 2) Immagini dei corpi in movimento - analisi di estratti da D. Jarman, C. Bene, E. Muybridge, F. Bacon, R, Nanni, oltre che da L. Riefenstahl e manifestazioni sportive.
Il laboratorio è ispirato all’idea e alla pratica filmica del suo conduttore, Roberto Nanni, secondo cui “un cineasta è colui che è anche un cineasta, è colui che ha un mondo, che è un mondo. Un regista fine a se stesso non m’interessa, soddisfa un mero problema psichico di ruolo. Insomma, non si può fare cinema col cinema (così come Carmelo Bene poteva dire ‘Non si può vivere con la vita’). Quello che voglio non è ‘rapire’, catturare frammenti di realtà. Penso che il loro presunto possesso sia un problema di riproduzione illustrativa che coinvolge contemporaneamente una serie di problemi differenti. Diventa una questione informatica, da ‘fascinose sirene tecnologiche’, una questione atta a disporre di un numero maggiore di bit o pixel, una corsa verso una riproduzione neutra e non interpretativa. La realtà m’interessa nella sua accezione interpretativa, nella sua dominante trasformazione, quello che voglio è agire su questi frammenti. Tutto questo è sicuramente lontano da una riproduzione (positivista) sovente morbosa e concentrata su una descrizione simile al verbale di un incidente automobilistico”.

Roberto Nanni ha collaborato con il gruppo di musicisti statunitensi Tuxedomoon, e in particolare con Steven Brown col quale ha realizzato nel 1989 Greenhouse Effect e nel 1996 Piccoli ostinati. Altri titoli: Ciprea Annulus (1985), Lontano ancora (1985), Pexer (1987), Fuori quadro (1989), Dolce vagare in sacri luoghi selvaggi (1989), Fluxus. Milano poesia (coregia Giuseppe Baresi), Luci alte. Alì vs Frazier (1992), L’amore vincitore. Conversazione con Derek Jarman (1993), Lei mi vede così (1997), Attraverso un vetro sporco (1999), I diari della Sacher: Antonio Ruju. Vita di un anarchico sardo (2001), E lei si scordò (2008). Di recente, una raccolta di questi film è stata edita in DVD: Ostinati (Roma, Kiwido/Federico Carra Editore, 2009).


 



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