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09/10 Cinema


 
11, 18, 25.11.09 e 2, 9, 16.12.09 h 15-17 • Dipartimento di Musica e Spettacolo/Aula Cruciani
CINEMA E PSICANALISI
Il tema della madre (l'edipico) nel cinema di Hitchcock

Seminario condotto da Beatrice Balsamo
riservato agli studenti dell'Università di Bologna, dà luogo a 2 CFU (crediti formativi universitari)


A centodieci anni dalla nascita, il seminario verterà sull'opera di Alfred Hitchcock. Il tema della madre è centrale nell'opera di questo grande maestro, come ricerca del "Volto Ideale della madre", nell'uso moltiplicato degli specchi e dei ritratti, delle duplicazioni e delle deformazioni, così come nella ripetizione dei volti luminosi delle bellezze bionde, che rimangono, alla fine della sua carriera, solo immagini svuotate di bellezza. Gli studi di E. Bick e M. Likierman hanno evidenziato come la relazione con la "buona madre" riempia il bambino di un "appagamento" di bontà, sentita come esperienza di calore e di intensa luce. L'allusività di Hitchcock alle figure femminili dai "capelli d'oro" richiama questa posizione teorica, come rappresentazione di bellezza angelicata e fiabesca, unitamente al concetto di estetica-contenitore che consente la visibilità di determinati contenuti inconsci. Hitchcock infatti disvela in gran parte del suo cinema il segmento edipico, collegato alla madre, riedizioni moltiplicate, forse, a partire da elementi autobiografici. Il percorso seminariale prevede dunque: 1) Una parte teorica generale per l'acquisizione, in relazione all'opera di Hitchcock, di concetti quali "Immaginario" e "Simbolico", "Stadio dello Specchio" (J. Lacan, S. Zizek), lo Specchio come Volto della madre (D. Winnicott), l'estetica "contenitore" (W.R. Bion, C. Bol-las; 2) Una parte dedicata alla visione e all'analisi dei film Rebecca la prima moglie, 1940; Io ti salverò, 1945; Notorius, L'amante perduta, 1946; Intrigo internazionale, 1959; Psyco, 1960; Gli uccelli, 1963; Marnie, 1964. In occasione della proiezione di tre di questi (Rebecca, Notorius, Marnie), gli studenti saranno invitati a esporre le proprie riflessioni e a discuterle con il pubblico in sala.

Beatrice Balsamo è psicologa, psicoanalista, esperta delle narrazioni. Insegna alla scuola AION di Psicoterapia Analitica di Bologna e alla Scuola AIPAC di Pesaro (Associazione Italiana Psicologia Applicata e della Comunicazione) Psicologia Dinamica e Psicologia delle Narrazioni. Ha collaborato con il Dipartimento di Scienze Neurologiche e Psichiatriche dell'Età Evolutiva presso l'Università "La Sapienza" di Roma, dedicandosi all'uso della narrazione e del cinema in terapia. Ha tenuto seminari su "Cinema e Psicoanalisi" presso l'Università di Bologna e su "Psicoanalisi, Cinema e Narrazioni" presso l'Istituto di Scienze della Comunicazione dell'Università Cattolica di Milano. Ha pubblicato La parola del narrare e dell'incontro (Effatà Edizioni, 2001); Riflessi della Psiche. Il cinema di Hitchcock (Filmcronache/Effatà Edizioni, 2002); Il mistero comunicante, (EDB, 2003). Presiede l'Associazione "Psicologia Umanistica e delle Narrazioni. Psicoanalisi-Arte-Scienze Umane".

 



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