Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna Il Suono e l'Immagine - terza edizione

 

nell'ambito della rassegna
VOCI FUORI SCENA
VISIONI TEATRALI IN FORMA DI RACCONTO
a cura di Gerardo Guccini

 

9 novembre /9 dicembre - dalle ore 10
Laboratori DMS – Auditorium
via Azzo Gardino 65/a – Bologna

DOPO
tre installazioni a cura di Fabio Acca
dai laboratori condotti da Anna De Manincor, Isabella Bordoni
Anna Rispoli e Massimo Carozzi



Con questa formula si vogliono raccogliere tre diverse opere installative, prodotte al termine di alcune tra le più originali esperienze formative del CIMES nell'arco degli ultimi due anni di attività. Firmate dagli studenti, frutto del lavoro laboratoriale intercorso in diverse riprese insieme agli artisti Isabella Bordoni, Anna De Manincor, Anna Rispoli e Massimo Carozzi, le tre installazioni evidenziano la cura e la creatività con cui un'esperienza pedagogica si trasforma in un'opera originale, confrontandosi simultaneamente con le discipline della danza, del teatro, della musica e del video.

 

DANCE MAKING VIDEO
L'artista Anna de Manincor ha condotto nel gennaio 2004 un laboratorio di produzione video-danza per gli studenti del DAMS. L’obbiettivo è stato quello di realizzare riprese e progetti video basandosi sulla reinterpretazione del segno corporeo e attraversando le pratiche della danza. I partecipanti al laboratorio hanno potuto, così, cimentarsi con il linguaggio del video, imparando le tecniche fondamentali della ripresa e sperimentando le possibilità espressive del racconto per immagini; confrontarsi tuttavia con uno dei linguaggi più amati dagli artisti contemporanei, un medium che ci è familiare poiché caratterizza l'attuale mondo della comunicazione di massa, dove un flusso ininterrotto di immagini in movimento riproduce, documenta, reinventa la realtà. Gli studenti hanno imparato a guardare ciò che li circonda attraverso "l'occhio della videocamera", con uno sguardo inevitabilmente diverso, che può selezionare, deformare, rallentare o accelerare, trasformare gli oggetti che entrano nel suo campo visivo. Ad Anna De Manincor premeva, però, che gli studenti affrontassero la tecnica del filmare a partire dalla cultura della coreografia, della danza. Sono stati, così, realizzati dei brevi clip video che hanno restituito la trama complessa dell’esperienza.

Anna de Manincor è danzatrice, attrice, regista videomaker e performer. Introduce nell’ambito dell’arte contemporanea degli elementi di narratività e di ritmo generalmente estranei alla produzione artistica dei nostri giorni. Proviene dal teatro-danza e dalla scuola cinematografica. Dal 1995 al 1999 lavora con la compagnia di teatro fisico L'Impasto (Trilogia del balarino), con cui sperimenta la compenetrazione tra danza, canto e testo poetico. Ha lavorato nella compagnia MK (Aconcagua, coreografia di Michele di Stefano) e Motus in Visio gloriosa (produzione Teatro di Roma e E.T.I.). Dopo alcune esperienze come assistente operatore e aiuto regista, ha iniziato a realizzare cortometraggi video e in pellicola (fiction, videoarte, documentari, videoclip musicali e altri ibridi...) e mediometraggi lavorando su coreografie ed eventi teatrali. Ha partecipato a diversi festival, anche stranieri, ottenendo numerosi riconoscimenti. I suoi lavori vanno dalla performance teatrale, talvolta giocata anche solo come progetto sonoro, al video, alla video installazione. Nel 1999 è co-fondatrice del gruppo ZimmerFrei, insieme a Massimo Carozzi e Anna Rispoli.
In questi anni alterna il lavoro individuale a quello con il gruppo. La Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento ha sostenuto il suo lavoro invitandola in numerose mostre ed eventi, sia da sola che con il gruppo ZimmerFrei. Nella mostra Parole parole parole, a cura di Alessandra Borgogelli e Fabio Cavallucci (aprile-giugno 2002), ZimmerFrei ha presentato l’installazione sonora Spazio largo / cinema interno, replicata in versione live nell’evento ViaPal. Il confine delle notti a Rovereto (24 maggio 2002). Anna de Manincor è stata invitata come singola artista alla mostra Avances, a cura di Orietta Berlanda e Fabio Cavallucci (giugno-agosto 2002), dove ha proposto la videoinstallazione Stop Kidding, opera prescelta per la Biennale veneziana. Tra novembre e dicembre del 2002 ha inoltre tenuto per la Galleria Civica (in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Giovanili) il corso Clip!, finalizzato all’insegnamento della realizzazione di un videoclip. Inoltre, ha realizzato per l’Assessorato alla Cultura del Comune di Trento uno spot contro la guerra. A lei sono state dedicate sei pagine del secondo numero della rivista della Galleria “Work. Art in progress” nel giugno 2002, con un testo di Marco Altavilla. Ha realizzato inoltre i cortometraggi La custode, Skankrèr (premiati a Riccione TTV 1998), da nero a nero - tempo per pensare (premiato per la fotografia a Visioni Italiane 1999, Bologna), i videoclip studio sul sonnecchiare e Privé (Miglior regia al Meeting delle Etichette Indipendenti di Faenza) e le videoinstallazioni Scalpo (Riccione TTV 2000) e N.K. - Never Keep Souvenirs Of A Murder (Palazzo delle Esposizioni, Roma), installazione per due schermi o in versione unica, presentato a Visioni Italiane; N.K ha ottenuto una menzione speciale al festival VideoArt di Locarno e ha vinto le edizioni 2000 di Iceberg (Bologna) e Opere Nuove (Bolzano).

 

SCENA SONORA
Il laboratorio condotto da Anna Rispoli e Massimo Carozzi, entrambi membri e fondatori di Zimmerfrei, si è proposto la realizzazione di un’opera sonora definita “audiodramma”, passando attraverso tutte le sue fasi di elaborazione :–sceneggiatura del soggetto – invenzione e scrittura delle scene sonore - piano di lavorazione - allestimento del set - riprese - montaggio digitale. Gli studenti del DAMS che hanno partecipato al laboratorio, tenutosi dal 16 al 27 maggio 2005, sono stati, durante gli incontri, orientati verso un approccio originale nei confronti del suono, poiché il suono ha la capacità di costruire un altro tipo di percezione che non sia quella visiva.
Il testo da cui sono partiti è Centuria di Giorgio Manganelli e precisamente il racconto “ottantadue”, dichiaratamente tradito durante le fasi di realizzazione del lavoro. Ai ragazzi è stato chiesto di compiere un vero e proprio lavoro di sceneggiatura del testo ponendo una particolare attenzione a tutto ciò che costituisce “paesaggio sonoro”; gli è stato chiesto, cioè, di scrivere dettagliatamente vere e proprie scene sonore in seguito ad un lavoro di sensibilizzazione nei confronti del suono.
Il passo successivo è stato la registrazione di suoni e dialoghi che sono stati poi, grazie all’utilizzo di software e programmi audio, modificati, sfumati, e variati a livello cromatico poiché si comunica attraverso i suoni e precisamente attraverso i vari livelli del suono. Hanno poi allestito dei set e improvvisato delle scene che sono state registrate con microfoni bineurali o direzionali, minidisk o due microfoni contemporaneamente per dare un effetto stereofonico. Hanno anche provveduto a registrare una scena utilizzata poi come tappeto sonoro.

ZimmerFrei si costituisce nell’ottobre 1999 e dal 2000 risiede a Bologna presso tpo_euraquarium - spazio di sperimentazione linguistica, sociale, politica. ZimmerFrei è composto da Anna Rispoli -regista e performer-, Anna de Manincor -videomaker e performer- e Massimo Carozzi -sound designer-. ZimmerFrei lavora trasversalmente tra le arti performative e le arti visive, sviluppando un’originale ricerca sonora e una forte attenzione al dispositivo di fruizione che viene instaurato di volta in volta con il pubblico. Produce opere di vario formato: ambienti sonori, installazioni video, performance, spettacoli multimediali, collaborando con gallerie d'arte, teatri, festival di videoarte e luoghi ibridi. Uno degli aspetti principali di Zimmerfrei è quello di una continua trasformazione. Dichiarano che un’opera non è esaurita fino a che non vengono consumate tutte le possibilità di formato. Ogni opera immaginata appartiene a un mondo diverso. Ogni mondo gode di un proprio linguaggio e ZimmerFrei ne applica alla lettera le leggi fisiche.
Anna Rispoli, attrice e performer, è stata a lungo interprete dell'Amorevole Compagnia Pneumatica (Macbeth (!), Gengis Khan - opera rock celestiale, Orrore nella casina di Biancaneve), e ha lavorato anche in altri spettacoli, da Ossicine del Teatro della Valdoca fino alla Madame de Sade di Andrea Adriatico. Inoltre ha partecipato a numerose esperienze di sperimentazione di modelli performativi in spazi non teatrali o autogestiti (dalle discoteche con la Teddy Bear Company alle aree urbane con il Teatro Situazionautico Luther Blissett, al TPO di Bologna).
Massimo Carozzi, sound designer, nutre da sempre una profonda passione per la musica per il cinema e per le immagini. Negli anni ottanta si è lasciato affascinare e si è avvicinato alle tecniche di registrazione e del live. Ha avuto una collaborazione di un anno con i Motus di Rimini e ha sempre collaborato con lo scrittore e musicista bolognese Emidio Clementi, con il quale nel 2003 ha dato vita ad un progetto prettamente musicale El muniria. E’ sempre stato aperto alle collaborazioni più disparate, portando avanti sempre i due suoi impegni principali Zimmerfrei ed El muniria.

 

POETRY SCAPES IN ALMA MATER
Nell’ambito delle iniziative CIMES 2005, dal 9 al 18 maggio, in collaborazione con Palazzo delle Papesse di Siena, l’Associazione Amici delle Acque e dei sotterranei di Bologna, con la casa editrice Compositori.it di Bologna e con telestreet.it, Orfeo tv di Bologna si è tenuto presso gli spazi della Manifattura delle Arti il laboratorio diretto e condotto da Isabella Bordoni. Un laboratorio di cammino, osservazione, ascolto, monitoraggio visivo e acustico nelle periferie della città e nei suoi percorsi fluviali sotterranei dove l’obiettivo è stato quello di svelare un'anima poetica delle aree urbane o extraurbane, di creare percorsi urbani al pari di percorsi poetici.
Muniti di strumentazione audio-video portatile, gli studenti del DAMS che hanno partecipato al laboratorio-progetto poetry.scapes in Alma Mater sono stati così chiamati ad attivare una propria esplorazione poetico-acustica nella città di Bologna, privilegiando quelle aree cosiddette "periferiche" dove la città si caratterizza anche per diversi habitat linguistici. Poetry.scapes è stata quindi una mappa d'ascolto, una proposta di rivisitazione topografica nel cuore della città e della parola. L'idea è stata quella di incontrare lo spazio “poeticamente”, di individuare cioè dei luoghi pubblici, un parco, una piazza, un luogo di passaggio ed interpretare quel determinato luogo come stanza d'ascolto aperta. Il luogo fisico è stato quindi ri-percepito come ambiente polisemantico dove lo "spaesamento" traccia un nuovo luogo, un "paese dell'anima" acustico e poetico.

Isabella Bordoni è artista, poeta, autrice, performer e regista ed è attiva dal 1985 in diversi ambiti delle arti: scrittura, musica, teatro, installazioni, radio e media ed è anche responsabile per progetti collettivi e interdisciplinari. Nel 1985 ha creato, con Roberto Paci Dalò, Giardini Pensili, compagnia teatrale che si configura presto anche come laboratorio di ricerca sui media e cantiere delle arti e delle tecniche. Nel 2000, esaurito il cammino in seno a quella esperienza, dà vita al PROGETTO PER LE ARTI/ib_project for the arts, cantiere delle, arti e dei media; dapprima in solo e poi in collaborazione con artisti e filosofi costituendo insieme una comunità di idee, nella comune passione artistica ed impegno civile.
Dal 2000 Isabella Bordoni progetta e realizza installazioni ed eventi anche con utilizzo di tecnologie interattive. Nel 2000 partecipa al festival di Ars Electronica a Linz in qualità di autrice e compositrice all’interno di un progetto denominato Klangpark, allestimento acustico a tempo pieno in un parco usato normalmente come spazio di transito tra il Danubio e la Brucknerhaus (luogo dove si tengono seminari e dove vengono realizzati allestimenti ed eventi durante il festival di Ars Electronica).
Continua tuttora a lavorare con Ars Elettronica e Futurelab.
Isabella Bordoni ha inoltre presentato le proprie opere in Europa, America, Medio Oriente. Fra gli altri presso Museum Moderner Kunst (Vienna), Fundaciò Joan Mirò (Barcellona), Tiroler Landesmuseum (Innsbruck), Künstlerhaus Bethanien (Berlin), Ars Electronica (Linz), Washington Projects for the Arts, Palais des Beaux Arts (Bruxelles), Spiel Art (Monaco di Baviera), Experimental Intermedia (New York), Museum of Women in the Arts (Washington D.C.).

 

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