Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna CIMES - Programmi 2002 Teatro
 

Incontri Seminari Laboratori
edizioni precedenti

VIDEOGRAFIE
metamorfosi dello spettacolo
proiezioni con commento critico
16 - 31 gennaio 2002
 
 
 
 
Videobeckett: Channel 4 story
commento di Luca Scarlini
mercoledì 16 gennaio, Salone Marescotti, ore 16-19
 
 
 
Dal discusso ma importante ciclo di TuttoBeckett realizzato da Channel 4 con la televisione irlandese e una serie di produttori privati, una straordinaria occasione di ripercorrere l'apporto straordinario di Samuel Beckett alla video performance, evento fondante del videoteatro che ancora oggi irradia molteplici effetti negli ambiti spesso meno prevedibili. Luca Scarlini
 
 

Il "Moby Dick" di Carlo Quartucci
commento di Fabio Acca
giovedì 17 gennaio, Salone Marescotti, ore 16-19
 
Andato in onda sulla Rai nel lontano 1973, il Moby Dick di Quartucci è stato uno degli esperimenti pionieristici di contaminazione fra teatro e televisione. Oggi, a distanza di quasi trent'anni, esso rivela la nostalgia per un teatro che, pur "tradito" dall'espediente tecnologico, parlava al pubblico senza dimenticare il proprio luogo elettivo di appartenenza. Un'opera straordinaria, che ci consente di ricordare la ricerca, i volti e i segni poetici di alcuni personaggi eccezionali del teatro di quegli anni. Fabio Acca

Luca Ronconi e il teatro in montaggio: il caso Lolita
commento di Claudio Longhi
lunedì 21 gennaio, Salone Marescotti, ore 16-19
 
Il 17 gennaio 2001, va in scena presso il Teatro Strehler di Milano, per la regia di Luca Ronconi, Lolita. Edizione teatrale della sceneggiatura che Vladimir Nabokov trae intorno al 1960 dal suo celeberrimo romanzo omonimo, in vista della riduzione cinematografica dello stesso firmata da Stanley Kubrick (prima proiezione: 13 giugno 1962), Lolita, spettacolo-evento della stagione appena conclusasi (premio Ubu come spettacolo dell’anno, premio Ubu a Margherita Palli per la miglior scenografia, premio Ubu a Laura Marinoni come migliore attrice non protagonista), è in fondo l’estremo risultato – e probabilmente il caso limite – dell’inclinazione ronconiana alla drammaturgia di montaggio. Durante l’incontro verrà proiettato un video di documentazione di alcuni momenti di prova dello spettacolo e delle sequenze più significative dell’allestimento finale. Claudio Longhi
 

I Testori dei Magazzini
commento di Massimo Marino
martedì 22 gennaio, Salone Marescotti, ore 16-19
 
Giovanni Testori muore nel marzo del 1993. Debutta il 13 gennaio dell’anno successivo Edipus, il primo lavoro dello scrittore lombardo messo in scena da Federico Tiezzi e Sandro Lombardi, fondatori della compagnia I Magazzini, protagonisti di primo piano della ricerca teatrale a partire dalla metà degli anni Settanta. L’allestimento dell’ultimo testo della trilogia degli "scarrozzanti" arriva al culmine della ricerca sul teatro di poesia della compagnia fiorentina, situandosi in un fertile territorio creativo dove interagiscono invenzione scenica del regista, lavoro dell’attore, confronto con una scrittura densa e con il problema di una lingua per il teatro. I successivi allestimenti di Cleopatras (1996), Due lai (1998) e Ambleto (2001) rinnoveranno il rapporto con la parola scenica di Testori, definendo un campo di indagine elettivo, che si affianca, nella storia del lavoro di questi due artisti, ad altri progetti di ricerca per la definizione di una lingua scenica contemporanea. Massimo Marino
 

Racconto in video di una generazione teatrale. I nuovi gruppi degli anni Novanta
commento di Massimo Marino
martedì 29 gennaio, Salone Marescotti, ore 16-19
 
Come si può illustrare, attraverso i video, il lavoro teatrale di una generazione teatrale, quella emersa negli anni Novanta, accomunata solo dalla voglia di ricercare in modo totale, rifiutando le convenzioni esauste e sperimentando ogni diversità di linguaggi all’interno della lingua della scena? I video presentati al "Concorso Italia" di Riccione TTV documentano un rifiuto della riproduzione pura e semplice – anche "creativa" – degli spettacoli e un uso plurale del mezzo elettronico. I video degli spettacoli contengono scorie, frammenti, suggestioni, materiali o idee degli spettacoli; essi sviluppano soprattutto percorsi paralleli, che possono illuminare sulle poetiche e sulle idee, sulle pratiche creative più che sulle modalità della composizione teatrale. Sono in genere prodotti autonomi, che sviluppano alcuni spunti dello spettacolo utilizzando le possibilità tecniche e creative offerte dalla tecnica televisiva. Oppure sono studi per lo spettacolo o dallo spettacolo, o anche veri e propri "testi" autonomi, destinati a entrare in relazione con i corpi vivi degli attori sulla scena, in una pluralità di livelli incrociati. L’analisi di lavori di Masque Teatro, Motus, Fanny & Alexander, Teatrino Clandestino, Kinkaleri, l’Impasto può servire anche per affrontare alcuni problemi della definizione degli strumenti per l’indagine storiografica del teatro vivente. Massimo Marino

I Negri della Compagnia della Fortezza
commento di Cristina Valenti
giovedì 31 gennaio, Salone Marescotti, ore 16-19

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