La messinscena prima della regia (1650-1880) Stampa

Roma / 21-22 novembre '08
Convegno internazionale a cura di

Pierre Frantz (Université Paris IV-Sorbonne)

Mara Fazio (La Sapienza - Università di Roma)

Sessione italiana

È noto, o comunemente si crede, che la regia in Europa sia nata alla fine del XIX secolo, in Germania con i Meininger, Antoine in Francia, Craig in Inghilterra. La nostra intenzione è evitare di porre la questione delle origini, per sostituirla con un’altra : come si allestiva uno spettacolo prima che nascesse la regia?

La storia del teatro ha fornito alcune risposte, sottolineando talvolta il caos, talvolta il ruolo egemonico di un attore, di un direttore, di uno scenografo o di un autore ; ma essa si è dedicata prevalentemente allo studio degli attori, delle compagnie, delle sale teatrali, della scenografia, del repertorio, senza però rispondere direttamente alla nostra domanda. A partire dagli studi esistenti vorremmo affrontare in modo particolareggiato la questione dell’organizzazione dello spettacolo, del suo allestimento; in poche parole, chiarire a chi si possa attribuire la responsabilità della messinscena. Come si relazionavano fra di loro artisti e ‘artigiani’ del teatro ? Come veniva elaborato lo spettacolo ?

Come si poteva ottenere l’unità plastica? E, supponendo che ci fosse, come si produceva nello spettatore l’impressione dell’unitarietò dello spettacolo ?
A tal fine si possono studiare e interpretare numerosi documenti : corrispondenze, testimonianze, immagini, memorie. È un’indagine che può procedere in molteplici direzioni : lo sudio della recitazione, quello della scenografia, quello dell’interpretazione del testo. Si potranno mettere in luce personalità di attori, autori, pittori, mestieranti o artisti – talvolta rimasti in ombra – e definire in modo preciso e concreto il loro ruolo. Inoltre, trattandosi di un fenomeno che ha riguardato tutte le tradizioni teatrali, riteniamo che questo studio debba essere condotto su un piano europeo e nel periodo compreso fra il 1650 (dopo le memorie di Mahelot) fino alla comparsa di ciò che definiamo ‘metteur en scène’.

La prima parte del Convegno ha avuto luogo a Parigi il 24 e 25 ottobre / Maison de la Recherche dell’Università Paris IV – Sorbonne.

 

Programma

Venerdi 21 Novembre 2008
(Sala Odeon. Museo dell’Arte Classica – Facoltà di Lettere. Sapienza Università di Roma)

Ore 9.00

Saluti del Preside di Facoltà Guido Pescosolido

Saluti del Direttore del Dipartimento di Italianistica e Spettacolo Amedeo Quondam

DA PARIGI A ROMA
Mara Fazio (Sapienza Università di Roma): Da Parigi a Roma

Claudio Meldolesi (Università di Bologna): Sulle diversità di messa in scena e regia. Esempi storici

Florence Naugrette (Université de Rouen): Qui met en scène dans les théâtres de province (1806-1864)? Erika Fischer Lichte (Freie Universität Berlin): Goethe regista

Ore 11. 15 : Pausa caffè

Ore 11.30

ATTORI-DIRETTORI, IMPRESARI e CAPOCOMICI
Silvia Spanu (Université Paris IV - Sorbonne) : « Antonio Collalto acteur et metteur en scène à la Comédie Italienne de Paris ».
Renaud Bret-Vitoz (Université de Toulouse II - Le Mirail) : « Lekain et la mise en scène ».
Sarah Di Bella (Université de Paris III – Università di Copenhagen) : « Un avatar de la direction d’acteur dans la préhistoire de la mise en scène : le cas de la Nouvelle Comédie –Italienne (1716-1729) ».

Ore 13.30 : Rinfresco

Ore 14.30
Armando Petrini (Università di Torino) : « Protoregia d’attore nell’800 in Italia : i casi di Gustavo Modena e Adelaide Ristori ».
Laura Mariani (Università di Cassino) : « Giacinta Pezzana mette in scena Thérèse Raquin ».
Sonia Bellavia (Sapienza Università di Roma) : « Dingelstedt e Laube a Vienna ».
Lorenzo Mango (Università di Napoli L’Orientale) : « Lo stage manager : un mestiere e la funzione registica nel teatro inglese dell’Ottocento »

Cena

Sabato 22 Novembre 2008
Biblioteca Teatrale del Burcardo. Via del Sudario (Piazza Argentina)

Ore 9.00

APPARATORI e SCENOGRAFI
Maria Ines Aliverti (Università di Pisa ) : « Mise en scène : un rêve d’espace ».
Sylviane Robardey Epstein (Università di Stoccolma) : « Ferdinand Laloue, peintre à la manière large ».
Françoise Rubellin (Université de Nantes) : « La spécificité scénographique des parodies d’opéra à la Foire et au Nouveau Théâtre Italien : dragons, vols et machines burlesques (1700-1730) (à partir de manuscrits de pièces inédites et d’archives de police) ».
Michèle D’Oria (Università di Bari) : « Les spectacles de Servandoni dans la Salle des machines des Tuileries ».
Christian Biet (Université Paris 10 Nanterre) : « La Mise en scène et le public »

Ore 13.30 : Rinfresco

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