Nota
introduttiva di Andrea Parisini
Ormai
prossimo alla morte, avvenuta il 5 gennaio 1891 a Bologna,
città dove era nato il 4 dicembre 1825, Federico
Parisini poté vedere una nuova edizione (la quarta)
del suo Metodo teorico-pratico di canto corale,
stampata dalla ditta bolognese Cesare Sarti nel 1890. Il
Metodo, in tre fascicoli – di cui solo il
secondo presente in biblioteca – affiancava una serie
di fortunati scritti didattici comprendente, fra gli altri,
i Principii elementari di musica (cinque edizioni dal
1862 al 1888) e il Trattato elementare d'armonia,
edito, sempre a Bologna, dalla Società Tipografica
Cooperativa Azzoguidi nel 1879. La produzione di questo
eclettico musicista, che fu pure compositore di musica sacra
e di operine per ragazzi, include inoltre saggi di argomento
storico legati a quella che fu le sua attività
principale, l'insegnamento della Storia della musica, dal
1881 al 1891, nel Liceo musicale cittadino, dove fu anche
bibliotecario. Spiccano, in tale àmbito, gli studi su
Padre Martini – una breve biografia e un volume di
carteggi, stampati da Zanichelli nel 1887 e nel 1888 –
e sul suo prezioso lascito che, com'è noto,
costituì il fondamento della biblioteca del Liceo
musicale. Proprio a Parisini si deve l'avvio della
pubblicazione a stampa del catalogo della biblioteca,
compilato sulla base del minuzioso schedario preparato dal
predecessore Gaetano Gaspari. A cura di Parisini apparvero i
primi due volumi pubblicati a Bologna nel 1890 e
1892.
Dell'impegno
didattico di Federico (poi trasmesso al figlio Ferruccio)
è documento questo Metodo, che, già
premiato all'Esposizione Universale di Parigi nel 1878, si
indirizzava alle «scuole normali, magistrali
ecc.». Già ad una prima occhiata esso si
presenta come un lavoro ben strutturato, che nel suo
approccio sistematico sembra voler superare la
polarizzazione che in quegli anni opponeva il Liceo alle ben
più modeste scuole normali. In particolare le Scuole
normali femminili e le Magistrali – secondo quanto
stabilito dalla Legge Casati recepita dal nuovo Stato
unitario – servivano a formare i futuri maestri
elementari per i quali la musica rappresentava (e continua a
rappresentare) un importante strumento pedagogico.
L'obiettivo del manuale è dunque alto, puntando a
superare l'occasionalità e lo spontaneismo
dell'esperienza corale attraverso una vera e propria
educazione dell'orecchio (anche con solfeggi polifonici,
cfr. pp. 28-30). Stupisce forse, ad uno sguardo moderno, la
presenza esclusiva di esercizi nelle pagine pentagrammate,
senza alcuna applicazione della tecnica a un repertorio di
canti: qualcosa che suona, insomma, come "prima il dovere e
poi il piacere"! Ma di metodo, appunto, si tratta, e non di
antologia. Originale appare semmai la struttura a dialogo
della parte esplicativa (pp. 3-8) – un richiamo alla
tradizione umanistica di notevole efficacia – nella
quale l'Autore ci guida nella decifrazione della pagina
musicale attraverso i segni di richiamo (ritornello) e di
corretta lettura dei valori (sincope, corona, notine di
acciaccatura), nonché attraverso le nozioni di
modalità e tonalità, servendosi di schemi
grafici che, pur senza entrare nelle ragioni della teoria
armonica, si propongono come strumenti di pronto
uso.
Andrea
Parisini
Bibliografia:
Francesco
Vatielli,
La Biblioteca del Liceo musicale di Bologna
(1916-17), rist. anast., Bologna, Forni, 1989
Claudio
Sartori,
Il Regio Conservatorio di musica «G. B.
Martini» di Bologna, Firenze, Le Monnier,
1942
Museo
internazionale e biblioteca della musica. Guida al percorso
espositivo, a cura di Lorenzo Bianconi e Paolo Isotta,
Bologna, Comune di Bologna, 2004; 2. ed. riveduta e
corretta, 2006
Saverio
Santamaita,
Storia della scuola, Milano, Bruno Mondadori,
2010
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