Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna Dipartimento di Musica e Spettacolo - Videoteca

RICERCA


SEZIONE MUSICA


Progetti di Ricerca in corso

Fra le attività di ricerca promosse dai docenti della Sezione Musica del DMS si allineano sia progetti interuniversitari di varia natura sostenuti da finanziamenti ministeriali (PRIN), sia iniziative interne al Dipartimento, volte alla sperimentazione didattica, allo sviluppo tecnologico e alla valorizzazione del patrimonio documentario posseduto.
Di seguito, i principali progetti attivati negli ultimi anni.




0-3 ANNI: LA DIMENSIONE SONORO-MUSICALE NELLE ROUTINE QUOTIDIANE

Responsabile: Anna Rita Addessi
Collaboratori: Laura Ferrari, Elisabetta Piras, Lorna Edith Volpi; studenti-tirocinanti del corso di laurea in “Educatori nei Servizi per l’Infanzia”; pedagogisti ed educatrici in servizio negli asili nido.

Nonostante la molteplicità delle esperienze musicali presenti nella vita quotidiana dei bambini anche molto piccoli, questo tema è ancora poco presente nella letteratura scientifica. Altrettanto nuovo è il problema della formazione musicale degli educatori che operano nei servizi per la prima infanzia. Il progetto nasce all’interno dell’insegnamento di “Educazione al sonoro” (primo e unico in Italia) del corso di laurea per “Educatori nei Servizi per l’Infanzia”, istituito dalla Facoltà di Scienze della Formazione, ed ha una doppia finalità: da una parte intende studiare la dimensione sonoro-musicale delle routine quotidiane dei bambini al di sotto dei 4 anni, al nido e in famiglia (cambio, pranzo, addormentamento, gioco libero). Dall’altra persegue obiettivi di formazione musicale e pedagogica degli educatori di nido nell’ambito dell’educazione al sonoro. La metodologia seguita è quella della ricerca-azione e dell’osservazione etnografica in contesti naturalistici. 


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ARCHIVIO DEL CANTO

Responsabile: Marco Beghelli
Collaboratori: Angelo Pompilio, Fabio Regazzi, Enrico De Stavola, sudenti tirocinanti del Corso di Laurea DAMS, indirizzo Musica, e della Laurea magistrale in Discipline della musica

Risale al 2007 l’acquisizione da parte del DMS dell’archivio personale del tenore Mario Del Monaco (1915-1982), grazie alla donazione congiunta del collezionista e amico di famiglia Odino Marcon di Carbonera TV (fotografie, recensioni, contratti, lettere, locandine, documenti vari, in parte ceduti in originale, in parte in copia cartacea o digitale) e del collezionista Gian Maria (Giovanni) Toselli di Torino (l’intera raccolta di registrazioni audio e video, ufficiali e dal vivo, offerte in formato digitale). Tale importante patrimonio è stato da subito oggetto di digitalizzazione (per i documenti cartacei) e catalogazione sistematica, grazie alla procedura Corago, un software ideato da Angelo Pompilio e Fabio Regazzi, espressamente dedicato alla catalogazione di materiale attinente alla musica. Si prevede l’imminente immissione in rete di una prima tranche di documenti.
L’acquisizione di un fondo archivistico così importante per la storia dell’opera e dell’interpretazione vocale nel ‘900 ha cominciato ad attirare l’attenzione di altri collezionisti di cimeli canori e potenziali donatori, motivo per cui nel 2009 si è deciso di costituire all’interno della Biblioteca DMS un Archivio del canto che raccolga quanto più materiale di studio relativo ai cantanti e alla vocalità, con acquisti mirati all’acquisizione di volumi a stampa, registrazioni sonore e nuovi documenti.
I progetti legati all’Archivio del canto costituiscono una delle più richieste fra le attività di tirocinio proposte agli studenti del Corso di Laurea DAMS, indirizzo Musica, e della Laurea magistrale in Discipline della musica.


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ARCHIVIO MADERNA

Responsabili: Mario Baroni, Rossana Dalmonte
Rappresentante del Dipartimento:
Mauro Mastropasqua
Collaboratori:
Elisabetta Piras, Nicola Verzina


L' Archivio B. Maderna è nato nel 1983, in occasione delle manifestazioni per il decennale della morte del compositore, ad opera di Mario Baroni e Rossana Dalmonte, con la collaborazione di alcuni studiosi bolognesi (Giordano Montecchi, Tiziano Popoli, Maurizio Romito, Francesca Magnani). I materiali dell'Archivio sono costituiti dalle copie dei manoscritti relativi al periodo degli studi, dell'attività compositiva e dell’attività direttoriale di Maderna (i materiali originali essendo custoditi nella Paul Sacher Stiftung di Basilea). L'Archivio Maderna, grazie ad alcune donazioni (M. Zuccheri, L. Berio, I. Grossato), possiede anch'esso materiali originali, soprattutto relativi al periodo giovanile del compositore. Nella sua sede sono conservati vari materiali significativi: le partiture manoscritte, le copie di appunti, schizzi, abbozzi, lettere e altri documenti. Per la documentazione sonora sono presenti dischi e nastri di musica maderniana, prime esecuzioni dirette da Maderna stesso, alcuni rari materiali video (interviste, prove di concerto, ripresa del Concerto n. 3 per oboe e orchestra e di Satyricon per la Radio televisione olandese), musiche di autori a lui contemporanei (particolarmente ricche le sezioni dedicate a Franco Donatorni, Henry Pousseur e Adriano Guarnieri, ma di singolare spicco è il Fondo Giacinto Scelsi, contenente la collezione completa delle sue partiture e un settore di incisioni che raccoglie documenti inediti e unici). Dal 1997 Nicola Verzina si occupa del riordino dell’Archivio.
Dopo aver curato la pubblicazione di due volumi su Bruno Maderna (editi a seguito delle iniziative degli anni Ottanta), dal 1997 l’Archivio promuove l’edizione critica dell’opera di Maderna per l’editore Suvini Zerboni di Milano, coordinata da Mario Baroni e Rossana Dalmonte (per le ultime emissioni, vedi la pagina dedicata alle attività editoriali del DMS). Nel 2011 prenderà il via anche la pubblicazione del primo numero di una collezione di Quaderni Scelsiani, in collaborazione con la Fondazione Scelsi di Roma.




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L'ASCOLTO TERAPEUTICO
(compartecipazione alle ricerche del Laboratoire de Psychologie Clinique et de Psychopathologie, Université Paris Descartes)

Responsabile: Vijé Franchi
Collaboratori: Paolo Gozza, Anna Rosa Badiali, Anna Molli

Collaborazione finalizzata alla pubblicazione di uno studio congiunto sull'ascolto terapeutico per Les Éditions du Hublot.


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I CODICI LITURGICO-MUSICALI DELL'ABBAZIA DI SAN BENEDETTO POLIRONE

Responsabile: Cesarino Ruini
Collaboratori: Stefania Roncroffi

Il progetto, nato per iniziativa del Comitato per le Celebrazioni del Millenario Polironiano (San Benedetto Po, Mantova) nel quadro delle attività connesse alla celebrazione dei mille anni dalla fondazione della insigne abbazia di San Benedetto Polirone, ha come scopo la catalogazione dei manoscritti di canto prodotti nel corso dei secoli per il servizio liturgico all’interno del monastero. Sonno oggetto di studio sia quelli ancora conservati nel locale archivio parrocchiale, sia quelli in custodia al Museo diocesano di Mantova oppure rintracciati in diverse collezioni o musei di tutta Europa. La descrizione codicologica (secondo le norme generali della Guida ad una descrizione uniforme dei manoscritti e al loro censimento, pubblicata dall’Ufficio Centrale per il Catalogo unico delle Biblioteche italiane, 1990) viene integrata dall’inventariazione con riferimenti bibliografici aggiornati dei singoli brani. È prevista la pubblicazione del catalogo nella collana “Il Mondo medievale – Sezione di Storia medievale dell’Italia padana”, diretta da Paolo Golinelli.


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DIGITALIZZAZIONE DI DOCUMENTI SONORI ANALOGICI

Responsabile: Marco Beghelli
Collaboratori: Fabio Regazzi, sudenti tirocinanti del Corso di Laurea DAMS, indirizzo Musica, e della Laurea magistrale in Discipline della musica

Il patrimonio dell’Audioteca in carico alla Biblioteca del DMS è ricco di materiale analogico del secolo XX, frutto anche di donazioni: nastri magnetici, dischi macrosolco a 78 giri p/m e soprattutto dischi microsolco long playing, relativi a vari generi musicali (operistico, sinfonico, cameristico, antico, folk, popular).
Nel 2008 è cominciata la digitalizzazione sistematica di tali documenti sonori: a una acquisizione in formato WAW, ad uso d’archivio, fa seguito la trasformazione in formato MP3, la suddivisione dei files in tracks corrispondenti alla segmentazione interna dei brani e il collegamento dei singoli tracks ai vari records del catalogo interno dell’Audioteca, consentendo in un prossimo futuro la fruizione intranet e, limitatamente al materiale non più coperto da diritto d’autore, anche internet.
Il progetto costituisce una delle attività di tirocinio proposte agli studenti del Corso di Laurea DAMS, indirizzo Musica, e della Laurea magistrale in Discipline della musica.



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DIAMUSE PROJECT. I SISTEMI MUSICALI INTERATTIVI RIFLESSIVI PER L’EDUCAZIONE MUSICALE

Responsabile: Anna Rita Addessi
Collaboratori: Christina Anagnostopoulou (National and Capodistrian University of Athens), Bengt Olsson (Göteborgs Universitet), François Pachet (SONY-Computer Science Laboratory, Paris), Fabio Regazzi (DMS), Patricia St. John (Columbia University, New York), Susan Young (University of Exeter); inoltre Laura Ferrari, Simona Carlotti, Marco Marchini, Diber Benghi (laureati frequentatori)

L’obiettivo è studiare e verificare sperimentalmente nell’ambito educativo un innovativo software musicale interattivo “riflessivo”, il Continuator, elaborato presso il SONY-Computer Science Laboratory di Parigi. Il progetto si basa su un modello di collaborazione “a spirale” tra ricerca tecnologica e ricerca psico-pedagogica. Il protocollo pilota è stato svolto a Bologna, in una scuola dell’infanzia, con l’obiettivo di studiare i processi di apprendimento e di creatività musicale sviluppati da tale sistema. L’aspetto innovativo, oltre che nel particolare software utilizzato, sta nell’essere rivolto a bambini molto piccoli (3-5 anni) e nell’essere basato sull’osservazione etnografica in un contesto naturalistico. Altri protocolli sono stati svolti in Italia, in Francia e in Inghilterra. I risultati finora ottenuti hanno permesso di definire il paradigma di “interazione riflessiva”, cioè di interazione basata sull’effetto specchio, sia da un punto di vista del design tecnologico, sia dei processi di apprendimento/insegnamento musicale. I risultati sono stati pubblicati nelle maggiori riviste internazionali e presentati in numerosi convegni nazionali e internazionali. Il progetto ha ricevuto un’accoglienza molto positiva dalla comunità scientifica internazionale ed è citato da esperti del settore come modello di indagine e approccio allo studio delle tecnologie per l’educazione musicale. È in preparazione una proposta di progetto europeo che intende sfruttare il paradigma di “interazione riflessiva” nell’ambito dell’apprendimento/insegnamento musicale.
Finanziamenti ricevuti: PRIN 2005, RFO 2004, 2005, 2006 e 2007.


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EDIZIONE CRITICA DI MELODRAMMI DI GIOVANNI SIMONE MAYR

Responsabile: Lorenzo Bianconi
Collaboratori: Marco Beghelli, Barbara Cipollone, Paolo Russo

In seno al PRIN 2008, è previsto l’approntamento dell’edizione critica di tre melodrammi (partitura e libretto) del compositore bavarese Giovanni Simone Mayr (1763-1845), la figura più eminente fra i compositori che operarono in ambito italiano nel periodo che intercorre tra gli ultimi capolavori di Paisiello e Cimarosa (1795/1800) e l'affermazione di Gioachino Rossini (1810/1815).
Il progetto di un'edizione critica delle sue opere, promosso dalla Internationale Simon-Mayr Gesellschaft di Ingolstadt (Baviera), è attualmente all'esame della Fondazione Donizetti di Bergamo (Mayr fu il primo maestro di Donizetti, e il suo mentore per tutta una vita). I titoli messi in cantiere sono Ginevra di Scozia (a cura di Marco Beghelli, Elisa (a cura di Barbara Cipollone) e Medea in Corinto (a cura di Paolo Russo, in collaborazione con Paolo Rossini).


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I MANOSCRITTI LITURGICO-MUSICALI DELLA BIBLIOTECA DELL'ARCHIGINNASIO E DEL MUSEO INTERNAZIONALE E BIBLIOTECA DELLA MUSICA DI BOLOGNA

Responsabile: Cesarino Ruini
Collaboratori: Stefania Roncroffi

Collegata al progetto Biblioteca Digitale Italiana del Ministero per i Beni e le Attività culturali, la ricerca ha come scopo la catalogazione dei manoscritti liturgico-musicali delle due istituzioni bolognesi, comprendenti testimonianze di diversa provenienza, alcune delle quali facenti parte della celebre raccolta di Giambattista Martini. Oltre alla descrizione codicologica (secondo le norme generali della Guida ad una descrizione uniforme dei manoscritti e al loro censimento, pubblicata dall’Ufficio Centrale per il Catalogo unico delle Biblioteche italiane, 1990), integrata dall’inventariazione con riferimenti bibliografici aggiornati dei singoli brani, particolare attenzione è dedicata all’accertamento della provenienza dei singoli codici, in modo da contribuire a tracciare con maggiore chiarezza la storia della formazione delle singole collezioni.


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MIROR-MUSICAL INTERACTION RELYING ON REFLEXION
Progetto Europeo, 7° Programma Quadro, ICT-Challenge 4.2
2010-2013


Coordinatore: Anna Rita Addessi (Università di Bologna)
Partners: François Pachet (SONY France-Computer Science Laboratory); Gualtiero Volpe (Università di Genova); Bengt Olsson (Università di Gothenburg); Susan Young (Università di Exeter); Christina Anagnostopoulou (Università di Atene); Compedia SME (Israele)

L’obiettivo del progetto MIROR è sviluppare e validare una nuova piattaforma per l’apprendimento e l’insegnamento della musica basata sul paradigma di interazione riflessiva. La piattaforma sarà sviluppata nel contesto dell’educazione musicale dei bambini, è dedicata all’improvvisazione,  composizione e  body-performance, e potrà essere utilizzata sia in contesti educativi  “formali” (asili, scuole, scuole di musica, lezioni individuali o collettive),  sia “informali” (per esempio a casa, nei centri per l’infanzia, nei reparti di ospedali per bambini, ecc.). Il design tecnologico di questo software educativo integrerà fin dall’inizio principi pedagogici ricavati dagli esperimenti psico-pedagogici che saranno realizzati durante il progetto. Il progetto intende promuovere il paradigma di interazione riflessiva non solo nel campo dell’apprendimento musicale,  ma più in generale come un nuovo paradigma per stabilire una sinergia tra apprendimento e cognizione nel contesto dell’interazione bambino/macchina. 
Progetto finanziato dalla Comunità Europea, 7° Programma Quadro.



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MYPLACE MYMUSIC

Coordinatori: Susan Young (University of Exeter), Beatriz Ilari (Federal University of Paraná), Chee Hoo Lum, (Technological University, Singapore), Elizabeth Andango (Kenyatta University, Kenya)
Partecipanti: Anna Rita Addessi (Università di Bologna), Diane Cummings Persellin (Trinity University, San Antonio, Texas), Ruta Girdzijauskiene (University of Klaipeda, Lithuania), Claudia Gluschankof (Levisnky College of Education, Tel-Aviv), Sven-Erik Holgersen (Danish University of Education, Copenhagen), Theano Koutsoupidou (University of the Aegean, Rhodes), Jennifer Leu (National Kaohsiung Normal University, Taiwan), Elizabeth MacKinlay (University of Queensland, Brisbane, Australia), Jose Retra (Foundation for Music and Toddlers, Netherlands)

MyPlace MyMusic è un progetto di collaborazione tra i membri della ISME-ECME Commission che culminerà in un simposium alla Conferenza dell'International Society of Music Education, Pechino 2010. L'obiettivo del progetto è sviluppare una maggiore conoscenza delle attività musicali quotidiane dei bambini/e di 7 anni, secondo differenti prospettive internazionali che metteranno a fuoco una serie di aspetti: le attività musicali, i partner con i quali i bambini condividono tali attività, i rispettivi ruoli, i tempi, i luoghi e con quali risorse, comprese quelle tecnologiche. Il progetto si basa sull’idea che le attività e le interazioni quotidiane siano alla base dello sviluppo del bambino e che non possano essere comprese senza un dettagliato studio di situazioni concrete e dei vari contesti nei quali queste attività si sviluppano. Ogni partecipante collabora raccogliendo dati tramite videoregistrazioni e interviste su due studi del caso. I dati sono poi resi accessibili a tutti i partecipanti per analisi comparative.


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NUOVE FONTI DELL’ESTETICA MUSICALE: ETÀ MEDIEVALE-UMANISTICA, MODERNA E CONTEMPORANEA

Responsabile: Paolo Gozza
Collaboratori: Biancamaria Brumana, Maurizio Giani, Nicoletta Guidobaldi,  Cesarino Ruini; Gregorio Bevilacqua, Gianluca D’Agostino, Francesco Finocchiaro, Alessandra Fiori, Guido Mambella, Anna Quaranta, Stefania Roncroffi, Maria Semi

Il PRIN 2006-08 Nuove fonti dell’Estetica musicale, coordinato a livello nazionale da Antonio Serravezza e da Paolo Gozza, ha terminato il proprio iter sia burocratico sia intellettuale. Forti dei risultati ottenuti, i ricercatori del DMS intendono proseguire le ricerche. Antonio Serravezza, Maurizio Giani e Paolo Gozza, daranno vita a un Gruppo di lavoro (sigla: GLEM) che si occuperà sostanzialmente dello studio delle fonti storiche dell’Estetica Musicale e della Filosofia della Musica nella cultura europea. 
Volumia a tutt'oggi pubblicati:
  • Biancamaria Brumana, «Ove per gl’antri infausti». Cantate del Seicento ed altre rarità musicali nella Biblioteca del Dottorato dell’Università degli Studi di Perugia,  Morlacchi, 2007 (Quaderni di «Esercizi. Musica e Spettacolo», 15).
  • Presenze dell'Antico nell'immaginario musicale del Rinascimento, numero monografico di «Musica & Storia» (XV/1, 2007) a cura di Nicoletta Guidobaldi
  • Le fonti dell’estetica musicale. Nuove prospettive storiche, numero monografico di «Musica & Storia» (XV/2, 2007) a cura di Maria Semi.
  • Catiuscia Marionni-Biancamaria Brumana, «Scendi o santo Himeneo». Musiche di Barnaba Milleville per le nozze Cantalmaggi-Biscaccianti (Gubbio, 1615),  Perugia, Morlacchi, 2007 («Note di passaggio», 1).
  • Il suono eloquente, a cura di Maria Semi, Palermo, Aesthetica, 2008 («Aesthetica Preprint», 83).
  • Fiorella Rambotti, «La musica è una mera opinione e di questa non si può dar certezza veruna». Antimo Librati e il suo “Diario” sistino con una riproduzione della “Lettera” a Ovidio Persapegi, Perugia, Morlacchi, 2008.
  • Johannes Tinctoris, Proportionale musices - Liber de arte contrapuncti, Testo latino e italiano. Introduzione, traduzione e commento a cura di Gianluca D'Agostino, Firenze, Edizioni del Galluzzo, 2008
  • Il sapere musicale e i suoi contesti da Teofrasto a Claudio Tolemeo, a cura di Daniela Castaldo, Donatella Restani e Cristina Tassi, Ravenna, Longo Editore, 2009 («Le tessere 17»).
  • Alessandra Iovino-Biancamaria Brumana, Lonati, Lulier e Bani. Cantate per soprano e basso continuo. Gli "unica" del manoscritto seicentesco dell'Università degli Studi di Perugia, in collaborazione distinta con A. Iovino, Bologna, Ut Orpheus, 2009.
  • Giovanni Andrea Angelini Bontempi, Historia musica. Prima e seconda parte della teorica, a cura di B. Brumana, Bologna, Ut Orpheus, 2010.
  • Per una storia dei popoli senza note, a cura di Paola Dessì, Bologna, CLUEB, 2010
  • Paolo Gozza, Imago vocis. Storia di Eco, Milano, Mimesis (in corso di stampa).
  • Arnold Schönberg, Il pensiero musicale e la logica, tecnica e arte della sua presentazione, trad. italiana a cura di F. Finocchiaro, Roma, Astrolabio-Ubaldini (di prossima pubblicazione).
  • Ubaldo di Saint-Amand, Musica – Reginone di Prüm, Epistola de harmonica institutione, a cura di Alessandra Fiori, Firenze, Edizioni del Galluzzo (di prossima pubblicazione).


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PEDAGOGIA MUSICALE E DIDATTICA DELLA MUSICA

Responsabile: Giuseppina La Face
Collaboratori: Lorenzo Bianconi, Cosimo Caforio, Carla Cuomo, Maurizio Giani, Paolo Gozza, Berta Martini, Stefano Melis, Elisabetta Pasquini, Anna Scalfaro, Maria Semi.

La ricerca ha per oggetto i fondamenti e il progetto conoscitivo della Pedagogia musicale e della Didattica della musica, indagati nei rapporti con la Musicologia e le Scienze dell’educazione da un lato, con la realtà e la pratica quotidiana dell’insegnamento (dalla Scuola dell’infanzia all’Università) dall’altro. Essa si struttura su due livelli: ricognitivo e propositivo. Nel primo, si indagano i presupposti funzionali alle due discipline, psicopedagogici ed estetico-filosofici. Nel secondo, si esercita dal di dentro la metodologia della ricerca: s’individuano i fini formativi e i mezzi per raggiungerli, a partire dai campi di esperienza e dall’insieme dei problemi che contraddistinguono le due discipline: la formazione; la trasposizione del sapere.
Le iniziative di studio promosse dal Dipartimento di Musica e Spettacolo hanno affrontato già le problematiche relative alle funzioni formative della musica, ai “modelli” di comprensione e di educazione musicale, al ‘canone’ e all’educazione estetica, al rapporto tra ‘conoscere’ e ‘fare’ musica (cfr. Educazione musicale e Formazione, Atti del convegno, Bologna, 12-14 maggio 2005,  a cura di G. La Face Bianconi e F. Frabboni, FrancoAngeli, 2008; La Musica tra Conoscere e Fare, Atti del convegno, Bologna, 16-17 maggio 2008, a cura di M. Semi, pubblicazione on-line). Al contempo, la ricerca ha già messo a punto fecondi approcci metodologici, quali la Didattica dell’ascolto, la Didattica della produzione musicale (e segnatamente dell’esecuzione musicale), la Didattica della Storia della musica. Essi vengono sperimentati in contesti scolastici e discussi in corsi di ricerca-formazione degli insegnanti, promossi in collaborazione con gli USR per l’Emilia Romagna, la Puglia, la Sicilia.
Le ricerche di Pedagogia musicale e Didattica della Musica svolte nel Dipartimento trovano visibilità informatica nel sito web del SagGEM, Gruppo per l’Educazione musicale costituito in seno all’Associazione culturale «Il Saggiatore musicale» (l’Associazione, che ha sede nel Dipartimento, è stata riconosciuta nel 2008 dal MIUR come ente qualificato per la formazione e l’aggiornamento del personale della scuola). Il sito ospita una cospicua bibliografia di articoli scientifici, letture critiche di libri a carattere musicologico e pedagogico-musicale, recensioni di convegni e giornate di studio, riferimenti alla normativa scolastica vigente e passata. Saranno presto disponibili anche percorsi didattici su contenuti musicologici validati, ad uso degli insegnanti. Nel seguito della ricerca, il sito potrà confluire in un portale dedicato alla Didattica della musica, che tramite un software consentirà l’utilizzo e la rielaborazione di materiali didattici.


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LE REGOLE DELLA MUSICA
Testi medievali di teoria musicale con traduzione


Responsabile: Cesarino Ruini

La serie Le regole della musica, ospitata all’interno della collana La tradizione musicale della Fondazione Ezio Franceschini (Edizioni del Galluzzo, Firenze), intende proporre in traduzione italiana alcuni degli scritti fondamentali della riflessione medioevale sulla musica. Le versioni, effettuate sulla base delle più recenti edizioni critiche, hanno il testo latino a fronte senza apparato critico e sono dotate di una serie di strumenti che fungono da guida nell’interpretazione dell’opera: introduzione storico-critica, note di commento, glossari e indici. Come risultato di due Progetti di Ricerca di Interesse Nazionale (PRIN 2001: Trascrizione, traduzione e analisi: progetto integrato di ricerca sulle teorie musicali in ambito europeo e mediterraneo, e PRIN 2006: Nuove fonti dell'estetica musicale: età medievale-umanistica, moderna e contemporanea) hanno visto finora la luce: GUIDO D'AREZZO, Le opere (2005; 20082); FRANCHINO GAFFURIO, Theorica musice (2005); MARCHETTO DA PADOVA, Lucidarium - Pomerium (2007); JOHANNES TINCTORIS, Porportionale musices – Liber de arte contrapuncti (2008); UBALDO DI SAINT-AMAND, Musica e REGINONE DI PRÜM, Epistola de harmonica institutione (2010). Oltre al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, hanno sostenuto il progetto la Fondazione “Ezio Franceschini” (Firenze), la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, l’Istituto Italiano per gli studi Filosofici (Napoli) e il Segretariato Europeo per le Pubblicazioni Scientifiche (Bologna).


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IL SAPERE MUSICALE COME RAPPRESENTAZIONE SOCIALE

Responsabile: Anna Rita Addessi
Collaboratori nell’Università di Bologna: Felice Carugati (Dipartimento di Scienze dell’Educazione), Anna Pileri (dottoranda), Sandro Marrocu (studente collaboratore), laureandi della Facoltà di Scienze della Formazione.
Collaboratori all’estero: Flavia Candusso (Universidade Federal da Bahia), Rosane Cardoso de Araújo (Universidade Federal do Paraná), Claudia Gluschankof (Levinsky College of Education, Tel Aviv), Assumpta Valls (Universitat Autonoma de Barcelona).

Indagine teorico-empirica sul sapere musicale degli insegnanti indagato alla luce della Teoria delle Rappresentazioni Sociali. La ricerca intende indagare i concetti impliciti di musica, musicalità, bambino musicale e insegnante di musica posseduti da insegnanti e studenti universitari, e le correlazioni tra questi saperi impliciti e le pratiche di educazione musicale. L’indagine si basa sulla somministrazione di questionari agli studenti universitari dei corsi per insegnanti di musica e agli insegnanti in servizio nei nidi, scuole dell’infanzia e primaria, scuola media, scuole di musica e conservatori. I risultati sono stati presentati in numerosi convegni nazionali e internazionali e pubblicati nei relativi atti e in riviste. È in corso un’indagine comparata in collaborazione con ricercatori di altri Paesi.
Finanziamenti ricevuti: Programma Marco Polo - Università di Bologna 2002; RFO 2005, 2006 e 2007 - Università di Bologna.



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STORIA DELL’OPERA ITALIANA

Responsabile: Lorenzo Bianconi
Collaboratori: Marco Beghelli, Saverio Lamacchia, Francesco Lora

L’impresa editoriale che va sotto il titolo di Storia dell’opera italiana, a cura di Lorenzo Bianconi e Giorgio Pestelli, per i tipi di EDT – Edizioni di Torino (voll. 4-6 pubblicati nel 1987-88), ha ora in cantiere i volumi 1 (Profilo storico), 2 (Lo spazio europeo) e 3 (Cronologia).


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TRAVESTIMENTO E INVERSIONE NELLE TRADIZIONI ORALI E SCRITTE DELLA MUSICA

Responsabile: Nico Staiti
Collaboratori: Paola Bignami

Il travestimento, inteso in tutte le sue implicazioni, è alla base di molte manifestazioni culturali, fortemente caratterizzate in senso musicale.
Il travestimento travalica da un lato i confini geografici dell'Occidente, poiché ha a che fare con dinamiche trans-nazionali, dall’altro quelli della cultura “ufficiale”, prestandosi a incursioni nel campo delle subculture contemporanee. Del primo aspetto si occupa principalmente l’unità bolognese, attenta in particolar modo alla “inversione”, intesa in senso specificamente sessuale. La musica eseguita dagli omosessuali e dalle donne rom all’interno delle feste tradizionali in Kosovo rappresenta il punto di partenza dell’indagine. Il ruolo di primo piano assunto da fasce solitamente marginali della società in quest’area mette in discussione un’idea rigida e stereotipata dei rapporti sociali. Esplora inoltre una tradizione finora sconosciuta e interessante sia sul piano dei linguaggi musicali che su quello delle implicazioni sociali: la musica delle donne e degli omosessuali rom è diversa, proprio sul piano tecnico, da quella eseguita dagli altri: ne costituisce addirittura, per certi aspetti, un “rovesciamento”. Il gruppo di ricerca bolognese si propone anche di ricostruire la storia di questi riti e repertori che appartengono con ogni probabilità a un sostrato arcaico di musiche rituali. Questa tradizione viene esplorata sia sul piano etnografico che su quello storico, collocandola nel quadro più ampio, ancora da disegnare compiutamente, di tradizioni musicali legate al femminile, all’omosessualità, all’inversione in un’area assai ampia, che va dall’India al bacino del Mediterraneo. La prospettiva storica, anche in questo caso complementare all’indagine etnomusicologica, si occupa anche dell’uso del “cross dressing” in ambito teatrale. Ad esso si associa spesso una connotazione sessuale, né maschile né femminile (dai cantanti evirati del teatro d’opera secentesco e settecentesco, agli spettacoli en travesti dei Legnanesi, fino al caso attuale delle Drag Queens).




Dipartimento di Musica e Spettacolo

Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna