in collaborazione con
Alma Mater Studiorum Università di Bologna
Scuola Superiore di Studi Umanistici

Dottorato di Ricerca in Musicologia e Beni Musicali

con il riconoscimento scientifico della
Associazione culturale «Il Saggiatore musicale»


Quattro incontri seminariali

A cavallo di un monocordo

lo strumento musicale come accordatura di saperi

coordinamento scientifico: Paolo Gozza  e Guido Mambella
organizzazione: Maria Semi


Bologna – 11 e 18 aprile, 2 e 9 maggio
Aula absidale di Santa Lucia
via de' Chiari 25a



Il presente seminario è una “cavalcata” in quattro tappe sullo strumento musicale europeo: dal monocordo pitagorico e medievale alla contemporanea sintesi del suono. L’itinerario rinnova le riflessioni di un precedente convegno internazionale di studi, L’organon della musica. Lo strumento musicale come strumento scientifico (Bologna, 23-24 gennaio 2004). In quell’incontro musicologi, filosofi e storici della scienza avevano discusso lo “strumento della musica” come canone logico-matematico, come dispositivo fisico-meccanico e come modello analogico. Gli organizzatori di quel convegno propongono ora un’apertura ulteriore del tema, rilanciando la discussione sulle intersezioni dell’organologia con altre rappresentazioni del sapere.

Come accordatura di saperi e di tecniche, di scienze naturali e di discipline antropologiche, e di mente e corpo, lo strumento musicale esige la mobilitazione di competenze multiple, il dialogo di differenti metodologie nei diversi àmbiti disciplinari. Il pensiero che dovrà orientare questi incontri musicologici è lo strumento musicale come sistema di saperi e di tecniche, come immagine sonora della cultura teorica e pratica di un’epoca, passata e presente, della tradizione occidentale.

Il seminario ha struttura quadripartita: al policordo, il liuto rinascimentale (11 aprile), tien dietro lo strumento naturale, la voce della cantata barocca (18 aprile); quindi le tastiere dell’organo (2 maggio) anticipano le combinatorie dello strumento elettronico (9 maggio), che concluderà l’excursus organologico. Gli incontri saranno volta a volta animati da due illustri studiosi di diversa estrazione accademica, che da angolature difformi cercheranno di accordare i saperi evocati dai quattro strumenti. Le voci degli strumenti risuoneranno nei quattro concerti in programma, compimento sonoro dei ‘ragionamenti musicali’.

 

 

Programma generale


mercoledi 11 aprile, ore 17-20


I. Liuto: chorda, quia corda moveat

Saluti e introduzione
 
Philippe Vendrix (CESR-Università di Tours): Le luth, entre mythe et bourgeoisie, et entre amateurisme et professionnalisme.

Brenno Boccadoro (Università di Ginevra): «Faisant  par une sienne divine façon de toucher, mourir les cordes sous ses doigts» : a proposito del testo di Ponthus de Tyard su Francesco da Milano.


Fabio Tricomi (liuto medievale) e Sebastiano Scollo (liuto rinascimentale); musiche di M. Cara, J. Dalza, Francesco da Milano, J. Dowland, J. H. Kapsberger.




mercoledi 18 aprile, ore 17-20


II. Voce: proles cordis nostri

Presentazione

Sabina Crippa   (Università di Modena e Venezia): Teorie e figure del suono: pensare la voce in Grecia antica.

Marco Beghelli (Università di Bologna): Due corde senza strumento.


Roberto Balconi (controtenore) e Davide Pozzi (clavicembalo); musiche di C. Merulo, S. D’India, G. Caccini, A. Scarlatti, G. F. Händel.




mercoledi 2 maggio, ore 17-20


III. Organo: machina mundi

Presentazione

Patrizio Barbieri (Università di Lecce): Chorda aëris e saltus tubae: la faticosa nascita di una moderna teoria acustica, tra metallurgia e pseudoaristotelismo.

Giorgio Stabile (Università di Roma): Suono, macchina, significato: il disincanto della voce.


Liuwe Tamminga (organo); musiche di Girolamo Frescobaldi, Bernardo Pasquini, Jan Pieterszoon Sweelinck, Samuel Scheidt, Dietrich Buxtehude.




mercoledi 9 maggio, ore 17-20


IV. Sintesi del suono: musica ex machina

Presentazione

Bernard Stiegler (Centre Pompidou, Parigi): De l’organologie restreinte à l’organologie générale.

Hugues Dufourt (CNRS, Parigi): De la dimension productive de l’intensité et du timbre et leur intégration au système des ‘éléments porteurs de forme’.


Composizioni di H. Dufourt: L’Origine du monde; ...au plus haut faîte de l’instant.

 

____________________________________

 

Per informazioni:
Scuola Superiore di Studi Umanistici
Via Marsala 26
Tel. 051.2917111

Maria Semi
email: maria.semi@fastwebnet.it

Dipartimento di Musica e Spettacolo